Quando si parla di batterie e gigafactory, non c’è solo la Cina. Presto anche il Nord America diventerà estremamente competitivo, con una capacità produttiva che, da qui al 2030, potrebbe crescere di 20 volte rispetto al 2021.

È questa la previsione del Dipartimento dell’Energia statunitense (Doe), che prova a fare chiarezza su come i tantissimi investimenti delle Case cambieranno il volto del Nord America.

I numeri

Stando al report pubblicato dall’Argonne National Laboratory (ANL), la produzione di batterie è passata dai 51 GWh all’anno del 2018 (quando Tesla ha inaugurato la sua Gigafactory in Nevada) ai 55 GWh del 2021. Una crescita piuttosto lenta, che sarà seguita presto da un’espansione senza precedenti.

In realtà, questo processo è già iniziato, dato che nel 2022 la capacità nazionale è passata a 90 GWh, mentre nel 2023 dovrebbe salire a 177 GWh. Grazie agli investimenti già programmati in USA, Canada e Messico, questo dato dovrebbe salire a 346 GWh nel 2024, superare gli 800 GWh nel 2025 e sfiorare i 1.000 GWh intorno al 2030.

Tra l’altro, queste previsioni si basano sugli accordi siglati fino a novembre 2022. Negli ultimi mesi si sono aggiunti altri progetti e, di conseguenza, i numeri sono destinati a crescere ulteriormente.

13 milioni di EV “made in USA”

Il report afferma che i 1.000 GWh all’anno saranno sufficienti per le batterie di circa 10-13 milioni di auto elettriche ogni anno (assumendo una capacità media delle batterie di 77-100 kWh).

La mappa che indica gli impianti di produzione di batterie previsti nei prossimi anni

Molto interessante è anche la mappa del Dipartimento dell’Energia che mostra la collocazione dei vari impianti. È da notare come buona parte delle gigafactory si concentri nella zona tra il Michigan e l’Alabama, dove hanno sede anche gli stabilimenti delle principali Case auto. Ciò permetterà ai brand americani di contenere i costi logistici e di rispettare appieno i requisiti per accedere agli incentivi dell’Inflation Reduction Act.

E l’Europa? Non è molto lontana. Secondo uno studio della Benchmark Minerals, il Vecchio Continente potrebbe raggiungere i 978 GWh all’anno entro il 2030, con la Gigafactory Tesla di Berlino che reciterà un ruolo fondamentale, dato che già nel 2026 arriverà a 125 GWh.

È anche vero, però, che la corsa alle batterie negli USA (proprio sulla spinta dei provvedimenti del presidente Joe Biden) potrebbe portare le Case ad abbandonare alcuni progetti meno redditizi in Europa. L'allarme lo lancia Transport & Environment.