Con la Volkswagen ID.2all concept la Casa tedesca ha lanciato segnale chiarissimo riguardo al modo in cui si muoverà nei prossimi anni con la propria strategia a zero emissioni. Anzi, a ben vedere, di segnali ne ha lanciati diversi.
Guardiamo lo stile, ad esempio. La vettura che anticipa l’elettrica da 25.000 euro mostra anche un evidente cambiamento di rotta. L’auto abbandona tutti quegli elementi estetici proiettati al futuro presenti sulla ID.3, sulla ID.4 e sulle altre elettriche della famiglia ID e propone un design molto più conservativo, con tocchi retrò. E non sarà l’unica. Ma cosa succede?
Il nuovo corso stilistico delle elettriche
Lo spiega Thomas Shaefer in persona. Il ceo del brand Volkswagen ha infatti dichiarato: “La ID.2all non è soltanto un’anticipazione della nostra prima auto elettrica al di sotto del 25.000 euro, ma mostra anche lo stile delle nostre prossime auto alimentate a batteria. Apre una nuova era”. Insomma, è già tempo di elettriche 2.0 anche da un punto di vista del look.
A deciderlo sarebbe stato Shaefer stesso, che però ha bocciato l’approccio stilistico della ID.Life, concept disegnata da Jozef Kaban e presentata al Salone di Monaco del 2021.
La Volkswagen ID.Life concept del 2021
Una faccia nota
Andreas Mindt, che ricopre il ruolo di capo del design da appena un mesetto, ha voluto spiegare perché la ID.Life non è stata presa come riferimento “Volevamo un design che puntasse su tre elementi cardine – ha spiegato Mindt –: la stabilità, simpatia ed emozione. E volevamo anche che trasmettesse un senso di alta qualità. Partendo da qui, ci siamo accorti che tutti gli elementi stilistici di cui avevamo bisogno erano già presenti nel nostro dna”.
Così, la ID.2all ha ripreso il montante D della Golf (addirittura si ipotizza che proprio ID.Golf potrebbe chiamarsi nella sua versione di serie): un montante dalle dimensioni importanti ma lo stile pulito, che trasmette solidità, soprattutto grazie al fatto che sulla ID.2all si raccorda senza interruzioni alla fiancata. Parlando di stabilità, sulla concept elettrica presentata da Volkswagen compaiono poi passaruota molto sporgenti, che allargano la sagoma e danno importanza alle ruote.
Volkswagen Polo
La Volkswagen Golf 8
La Volkswagen ID.2all
Poi, si è cercato di disegnare un frontale in cui la mascherina crea una sorta di sorriso amichevole, che trasmette fiducia. E poi ci sono tanti rimandi alla tradizione. Nei fari, nella forma dei paraurti, nelle proporzioni, per quanto su questa elettrica ci siamo passo più generoso e sbalzi ridotti. Ricorda la Golf, come detto, ma anche la Polo. Si potrebbe quasi dire che incarni – nello spirito – anche l’idea che ha portato alla nascita del Maggiolino, che è di fatto la prima compatta della Casa. È senza dubbio una Volkswagen per filosofia, oltre che per aspetto.
Interni hi tech
Se il cambiamento all’esterno fa un salto verso il passato, dentro la ID.2all è moderna oltre ogni immaginazione. Linee rette, forme minimal, tutto è pensato per dare risalto ai due schermi posti a sbalzo sulla plancia.
Come da tradizione, quello posto dietro al volante è dedicato alla strumentazione mentre quello centrale – un touchscreen da 12”9 – è riservato alla gestione dell’infotainment. A sottolineare i volumi interni, un ricercato sistema di illuminazione d’ambiente che fregia anche la manopola sul tunnel, dalla quale si gestirà la marcia come accade per certe trasmissioni automatiche attuali.
Tirando le somme, dal punto di vista stilistico la ID.2all concept – e di conseguenza la prossima ID.2 – non sembra avere necessità di comunicare visivamente la propria natura elettrica. Sottolineerà il suo essere tecnologicamente avanzata nei dettagli (come i fari, per esempio) e con un abitacolo, quello sì, davvero orientato al futuro per forme e dotazione.
Per il resto, vedendola da fuori, sembra un’auto normale", perché l’elettrico sarà la nuova normalità. E dato questo per assodato, allora ci si chiede se non sarà lei a fare per prima dei volumi tali che possa essere considerata davvero l’erede di Maggiolino e Golf. Staremo a vedere.