La ricarica in corrente alternata è sicuramente utile. Permette di risparmiare "stress" al pacco batterie e fa bene ai portafogli. Ma come si può sfruttare a pieno, cioè fino all'ultimo kW di potenza? Le colonnine di ultima generazione - che si trovano in strada - sono abilitate a lavorare a 22 kW, ma chi mastica quotidianamente la mobilità a zero emissioni sa bene che, al momento, questa potenza in AC è appannaggio di ben poche auto elettriche.

Che succede quindi se andate di fretta, per esempio, o avete giusto il tempo di un pranzo per fermarvi ma non avete nelle vicinanze una grande colonnina HPC? Una possibile soluzione l'ha trovata Scame Parre, divisione del Gruppo Scame, che ha recentemente presentato il BE-D, una wallbox in corrente continua molta compatta da 25 kW di potenza, esposta anche a K.EY 2023, la fiera indipendente sulle energie rinnovabili e sulla transizione energetica. Ecco come funziona e perché ha molto senso.

L'idea e il progetto

Immaginate di recarvi a pranzo in un agriturismo di campagna con un'auto elettrica, con l'intenzione di ricaricare durante quell'ora di pausa. Oppure, all'opposto, immaginate di essere un esercente che intende offrire ai propri clienti un punto di ricarica abbastanza rapido per auto elettriche, per incentivare le visite alla propria attività.

Scame BE-D

La Scame BE-D în corrente continua

Scame BE-D

Scame BE-D

Scame BE-D

Scame BE-D

Fino a oggi le alternative non erano poi molte: bisognava installare una wallbox in corrente alternata - di solito fino a 11 kW di potenza - con tempi di ricarica piuttosto lunghi. Questo perché, come abbiamo anticipato, quasi tutte le auto a zero emissioni in circolazione non sono dotate di caricatori di bordo sufficientemente potenti per accettare il massimo, fino a oggi disponibile, dei 22 kW in AC (salvo, per esempio, la Renault Zoe R135).

Scame Parre ha trovato una soluzione a questo problema, realizzando un'innovativa wallbox compatta in corrente continua dalla potenza massima di 25 kW, che quindi bypassa il caricatore di bordo dell'auto elettrica per aggiungere una media di 150 km di autonomia in circa 60 minuti.

Il tutto è possibile grazie al fatto che quasi tutti gli EV in circolazione, e quelli che arriveranno nei prossimi mesi, sono in grado di accettare il DC di potenza ridotta. Piuttosto quindi che attendere caricatori di bordo più potenti sulle auto elettriche, per alcune aziende o per alcuni esercizi commerciali che prevedono soste dalla durata ridotta per i clienti, potrebbe essere molto interessante dotarsi di questa soluzione.

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Come è fatta

La grande wallbox Scame BE-D è stata realizzata nel tipico design dei prodotti dell'azienda bergamasca. Con un case esterno di acciaio ricoperto da un materiale nero riflettente, è equipaggiata con uno schermo LCD che riporta tutte le informazioni importanti in fase di ricarica.

Può essere collegata alla rete internet con connessione via cavo ethernet o WiFi-2/3/4G per poter essere gestita anche tramite app, tramite il Management System dell'azienda o tramite un gestionale di terze parti. Ma non è tutto, perché è dotata anche di protocollo di comunicazione standard OCPP.

Parlando con i responsabili di Scame nel corso di K.EY 2023, ci hanno comunicato che il prezzo medio per un'applicazione di questo tipo è di circa 23.000 euro (incentivi esclusi) variabili in base ai parametri dell'impianto.

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