L'automazione sta profondamente cambiando l'industria. Soprattutto negli ultimi tre anni, abbiamo assistito alla realizzazione di impianti produttivi automatizzati, di fabbriche con una componente umana davvero ridotta e perfino di impianti logistici totalmente meccanici. Molto presto, questa tecnologia troverà un posto anche negli impianti dedicati al riciclo delle batterie per auto elettriche, qualcosa che nei prossimi anni rivoluzionerà il settore.
A tal proposito, Bosch annuncia oggi una partnership importante tra la consociata Bosch Rexroth e l'azienda Battery Lifecycle Company (joint venture tra TSR Recycling, consociata di Remondis, e Rhenus Automotive), per dare vita al primo stabilimento in Europa dedicato al riciclo delle batterie. E sarà completamente automatizzati.
Rapido ed efficiente
Il nuovo impianto sorgerà a Magdeburgo, città tedesca a cavallo tra Berlino e Hannover, e sarà attivo dall'estate 2023. Come anticipato, sarà allestito con macchinari progettati e prodotti da Bosch Rexroth, consociata nata nel 2001 dalla fusione di Mannesmann Rexroth AG con la divisione automazione della Bosch e oggi controllata al 100% dalla Robert Bosch GmbH.
L'impianto di riciclo batterie autonomo di Bosch
L'azienda tedesca, oltre a fornire i software di automazione, metterà a disposizione il proprio brevetto per la disattivazione completa dei pacchi batterie e il successivo disassemblaggio. Una soluzione del tutto innovativa che, una volta messa a terra, permetterà di scaricare chimicamente gli accumulatori mediante un processo affidabile, con l'obiettivo di eseguire lo smontaggio successivo senza tensione, il tutto per mezzo di macchinari completamente autonomi.
Una volta ottenuti i singoli componenti, dei carrelli portapezzi di nuova generazione trasporteranno fino a 150 kg di materiale ciascuno a una velocità media di 65 km/h. Una "rapidità" di spostamento che permetterà di velocizzare notevolmente il processo di riciclo, con l'impianto di Battery Lifecycle Company che potrà così lavorare fino a 15.000 tonnellate di materiali per batterie all'anno.
Ma non è tutto. Una volta "smontati" gli accumulatori, il sito sarà anche in grado di produrre le nuove batterie, utilizzando i componenti riciclati grazie alla piattaforma di controllo IoT ctrlX Automation sviluppata da Bosch, che, già oggi, permette di ridurre dal 30% al 50% i costi produttivi dei componenti.
L'impianto di riciclo batterie automatizzato di Bosch
Le regole europee e gli obiettivi
Il riciclo delle batterie è diventato negli ultimi anni un tema molto importante per l'intera Europa. Con la fine del ciclo di vita della prima generazione di auto elettriche - la prima Nissan Leaf per esempio ha già 13 anni - Bruxelles ha dovuto mettere nero su bianco delle norme ben precise sulle percentuali di riciclo e riutilizzo dei materiali.
Le regole, di cui abbiamo parlato nello specifico in un articolo dedicato, stabiliscono, oltre ai requisiti di fine vita degli accumulatori, gli obiettivi e gli obblighi per il recupero dei materiali. In tal senso, i produttori e le aziende attive in questo nuovo settore dovranno occuparsi del riciclo di almeno il 51% degli scarti della produzione di batterie per i mezzi di trasporto (percentuale che nel 2031 sarà portata al 61%).
Steffen Haack, ceo di Bosch Rexroth, ha commentato:
"Ciò che facciamo oggi determinerà il corso del domani. Le batterie che vengono installate attualmente nei veicoli arriveranno a fine vita tra 10-15 anni. Dobbiamo approfittare di questa finestra temporale per creare la capacità di riciclo necessaria."