BMW, Hyundai, Nissan, Rivian, Volkswagen e Volvo. Sei grandi nomi, sei grandi esclusi dagli incentivi all’acquisto di auto elettriche “made in USA”; quelli da 7.500 dollari previsti nell’Inflation Reduction Act (Ira), la legge americana approvata ad agosto ed entrata in vigore all’inizio di quest’anno.

È il Tesoro degli Stati Uniti a ufficializzare il semaforo rosso. Perché? Semplice: i modelli dei sei Costruttori non rispettano i requisiti previsti dalla normativa, pensata per sganciare il Nuovo Continente dalla dipendenza dall’Asia, con la Cina in testa.

Ecco chi resta fuori

Quali sono i vincoli dell’Ira? Ricordiamoli: che almeno il 50% dei componenti per batterie sia prodotto o assemblato in Nord America (requisito che dà accesso a 3.750 dollari) e che il 40% dei minerali utilizzati sia estratto in USA o in Paesi che hanno un accordo di libero scambio con Washington (requisito che dà accesso ad altri 3.750 dollari). Le vetture che restano fuori dai bonus sono quindi queste:

  • BMW 330e
  • BMW X5 xDrive45e
  • Genesis Electrified GV70
  • Nissan Leaf
  • Rivian R1S
  • Rivian R1T
  • Volkswagen ID.4
  • Audi Q5 TFSI e quattro
  • Volvo S60 T8 Rercharge
I dipendenti lucidano a mano e ispezionano la scocca di un Rivian R1T prima di applicare uno strato di primer nel Paint Shop dello stabilimento di produzione di Rivian a Normal, IL.

Produzione del Rivian R1T

Tesla a metà

Ma anche Tesla deve fare i conti con l’Ira: la Model 3 standard a trazione posteriore perde infatti la metà del credito d’imposta e si aggiudica solo 3.750 dollari. Intanto gli Stati Uniti accelerano sull’auto elettrica: dopo che il presidente Biden aveva fissato l’obiettivo di portare le vetture alla spina al 50% del mercato nel 2030, l’Epa propone nuovi target di elettrificazione, che porterebbero i veicoli a batteria a conquistare le quote del 60% nel 2030 e del 67% nel 2032. Al momento, comunque, le Case non commentano la decisione del Tesoro.