Doveva essere l’opportunità per “consolidare i risultati” raggiunti nella lotta al cambiamento climatico e assumere “impegni forti nell’eliminazione graduale del carbone”. E invece niente da fare, o quasi. Il G20 di Nuova Delhi (in scena tra il 9 e il 10 settembre) è stato una delusione, almeno secondo molti partecipanti. Compresa la Francia.

È infatti il presidente transalpino Emmanuel Macron a fare da portavoce ai Paesi scontenti. “Insufficienti” è perciò la definizione che l’inquilino dell’Eliseo usa per descrivere gli obiettivi fissati durante il vertice indiano. Ciò che manca è un vero e proprio target sull’abbandono dei combustibili fossili.

Preoccupazione e opportunismo

Sono tanti gli Stati che dipendono ancora pesantemente dal carbone, compresi Cina, India, Germania, Giappone, Sudafrica, Russia, Indonesia, Corea del Sud, Turchia, Australia e Stati Uniti. Ma anche petrolio e gas sono ampiamente utilizzati.

Il presidente francese Emmanuel Macron

Tutte fonti energetiche che andrebbero superate nel più breve tempo possibile. A cominciare dal carbone, da abbandonare entro il 2030. Riguardo invece al greggio, “vedo emergere – denuncia Macron nella conferenza stampa finale – un discorso secondo il quale potremmo continuare a conviverci in modo molto sostenibile oltre il 2040-2045, ma non è possibile”.

Nel mirino di Parigi finisce soprattutto l’Arabia Saudita, le cui posizioni “non sono in alcun modo sostenute dalla scienza”. “Sono molto preoccupato – aggiunge il presidente francese – per lo spirito che sta cominciando a prevalere, con un discorso troppo semplicistico da parte di alcuni Paesi emergenti, che incolpano solo le economie avanzate per la crisi climatica”.

Il tutto a tre mesi dalla Cop28, in calendario dal 30 novembre negli Emirati Arabi, dove la partita potrebbe giocarsi su “una linea di confine molto opportunistica, a seconda che qualcuno produca o meno combustibili fossili”.

Biocarburanti

Capitolo biocarburanti

Intanto, dal G20 indiano nasce la Global Biofuel Alliance (Gba), alleanza mondiale sui biocarburanti che punta ad “accelerare – come si legge nel comunicato stampa – l’adozione globale dei biofuel sostenibili”, attraverso collaborazioni e scambi di conoscenze. Un’iniziativa accolta con molto favore dal nostro Governo:

“L’Italia aderisce con grande convinzione all’Alleanza Globale per i biocarburanti, essendone stata tra i principali Paesi promotori, nonché lo Stato più avanzato in Europa nello sviluppo di questo innovativo settore”, esulta il ministro Gilberto Pichetto Fratin, responsabile dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.