Da un lato, il più grande Costruttore di auto al mondo; dall’altro, la startup nata dalla mente di uno dei fondatori di Tesla, la Casa di veicoli elettrici più importante sul pianeta. Parte da queste basi l’alleanza Toyota-Redwood Materials, stretta un anno fa e pronta adesso a lanciarsi in un nuovo capitolo.

Dopo aver iniziato una collaborazione su raccolta, test e riciclo delle batterie, le due aziende si accordano per la fornitura di catodi e rame anodico da montare sulle auto elettriche della Casa sfornate dal futuro stabilimento nella Carolina del Nord.

Da Toyota a... Toyota

In pratica, le batterie a fine vita delle Toyota verranno riciclate per essere poi destinate alle Toyota nuove. “Riteniamo – scrivono le società – che questa sia la prima volta che un produttore ricicla le batterie dei veicoli elettrici ibridi a fine vita, come quelle utilizzate nella Toyota Prius, e poi restituisce quegli stessi metalli riciclati alle batterie della stessa Casa per utilizzarle in vetture elettrificate e completamente elettriche”.

Novo Toyota Prius 2023

Toyota Prius 2023

L’obiettivo di Redwood Materials – guidata da JB Straubel – è riutilizzare almeno il 20% di nichel, il 20% di litio e il 50% di cobalto nei catodi e il 100% di rame negli anodi, rendendo batterie e materiali “i più sostenibili sulla Terra”.

Meno dipendenza

L’annuncio della partnership diventa occasione per ricordare che i due componenti (catodi e anodi) “rappresentano la maggior parte del costo della cella di una batteria”. Il problema è che questi “vengono prodotti interamente all’estero” e arrivano negli Stati Uniti “solo per l’assemblaggio finale”.

Redwood Materials vuole invece “ridurre i costi dei veicoli elettrici e le emissioni, garantendo la sicurezza della catena di fornitura nazionale attraverso la produzione negli Stati Uniti, su larga scala, per la prima volta”.

“La nostra missione nel costruire ed espandere la produzione di questi componenti delle batterie – conclude – è produrli da una quantità sempre crescente di contenuto riciclato”.