Con l'arrivo dell'inverno, si torna inevitabilmente a parlare di come il freddo cambia l'autonomia delle auto elettriche. Non è un segreto che, al calare delle temperature, calino anche le percorrenze delle vetture alimentate a batteria. Ma non tutte quelle in commercio reagiscono allo stesso modo: ce ne sono alcune che soffrono relativamente e altre che vedono le loro prestazioni calare significativamente.

I motivi sono molti: la capacità di precondizionamento della batteria, la presenza della pompa di calore e la gestione dell'energia. Ora la startup americana Recurrent ha stilato una classifica. Lo ha fatto analizzando i dati provenienti da 10.000 veicoli elettrici di 18 modelli diversi, scoprendo differenze rilevanti. 

Autonomia "normale" e autonomia "invernale"

Partiamo dall'inizio: perché le auto elettriche perdono autonomia quando le temperature scendono? Prima di tutto, perché le reazioni fisiche e chimiche che avvengono all'intero delle celle possono trovare maggiore resistenza proprio a causa del freddo. Poi c'è la questione del riscaldamento: serve energia per scaldare l'abitacolo e l'energia arriva sempre dalla stessa batteria che trasmette il moto alle ruote. Ma torniamo alla classifica di Recurrent.  

Per ogni modello analizzato, la startup ha individuato la "temperatura di guida ideale". Cioè la "temperatura alla quale uno specifico modello raggiunge l'autonomia media più elevata". Per semplicità, ci riferiremo a queste cifre come autonomia invernale e autonomia normale. Entrambi i valori sono diversi dall'autonomia EPA e sembrano essere più reali rispetto alle stime dello standard omologativo americano dei consumi.

Tutti dietro Audi

Tra le auto analizzate, l'Audi Q8 e-tron è quella che ha registrato il minor calo di autonomia in condizioni di freddo. L'autonomia invernale è risultata inferiore solo del 16% rispetto all'autonomia normale. La e-tron è stata tra i primi veicoli elettrici a disporre di una pompa di calore, che consente di recuperare fino a 3 kilowatt di elettricità convertendo il calore sprecato dal motore.

Anche la Nissan Leaf 2019 ha mostrato un degrado dell'autonomia relativamente contenuto. A 0 gradi centigradi, ha perso il 23% della sua autonomia. 

2020 Nissan Leaf

Buona, oltre alla Leaf (che, fra l'altro, ha fatto un bel salto di qualità dalla prima alla seconda generazione), anche la gestione termica delle Tesla. La Model 3, la Model Y e la Model X hanno perso in media il 24% di autonomia in inverno. Il marchio ha lanciato la sua pompa di calore brevettata nel 2021 e sembra aver incorporato diverse innovazioni come un "super collettore" e una "valvola octo" per migliorare l'efficienza generale. Caratteristiche come il precondizionamento della batteria contribuiscono inoltre a ridurre la perdita di autonomia durante l'inverno.

Peggio fanno Volkswagen ID.4, Ford Mustang Mach-E, Chevrolet Bolt e Hyundai Kona, tutte con perdite di autonomia superiori al 30% e, in certi casi, addirittura del 40%.