Il brand cinese Nio, specializzato in auto elettriche premium e da pochi mesi in Europa, si appresta a lanciare un nuovo sub-brand nel Vecchio Continente

Si chiamerà Firefly e quando arriverà, nel 2025, avrà come obiettivo quello di conquistare una nuova grande fetta di clienti, proponendo auto dal costo più basso e dalle dimensioni più piccole. Stellantis però potrebbe non essere d'accordo, scopriamo perché.

La grande concorrenza cinese in Europa

L'arrivo di Firefly in Europa non è certamente una novità. Da diversi mesi, infatti, stiamo ormai assistendo all'ingresso nel mercato di diversi brand orientali, con gamme composte da altrettanto numerosi modelli termici ed elettrici di ultima generazione.

In tal senso, il nuovo marchio registrato da Nio si inserirà in un contesto grande ma non ancora saturo, che dunque potrebbe portare l'azienda a ottenere i risultati di vendita sperati, a patto che la qualità dei prodotti sia affine ai gusti della clientela europea e ben proporzionata ai costi.

Per fare un esempio concreto, un competitor diretto, molto agguerrito e già ben radicato di Firefly potrebbe essere MG, il brand di origini inglesi, oggi di proprietà del Gruppo cinese SAIC Motor e già ben noto anche in Italia per le sue auto offerte a prezzi competitivi.

MG4

La MG4, l'auto da inseguire per Firefly

Operazione vendere

Insieme a Firefly (che in inglese significa lucciola) arriverà in Europa molto presto anche Alps, altro brand del nuovo Universo Nio e dedicato ad auto dalle dimensioni più grandi. Entrambi produrranno vetture destinate alle famiglie, con il secondo che però offrirà modelli più grandi, in base a quanto dichiarato da Lihong Qin, presidente dell'azienda, nel corso di una conferenza stampa online.

Il direttivo non ha svelato altri dettagli dell'operazione, ma analizzando la situazione bisogna ricordare che a novembre la società aveva siglato un'importante partnership col Gruppo Geely e con Changan Automobile, di proprietà statale, per la costruzione di un nuovo pacco batterie e di una nuova architettura da usare come base per la progettazione di molte nuove auto: una combinazione che dunque potrebbe essere sfruttata proprio per questi nuovi prodotti.

La piattaforma SEA del Gruppo Geely

Un possibile problema

Ma cosa c'entra Stellantis in tutto questo? La risposta sta proprio nel nome del nuovo brand. FireFly (questa volta con la seconda "F" maiuscola), infatti, è anche la sigla che identifica una delle famiglie di motori a benzina più vendute del gruppo italo-francese, registrata dall'allora Gruppo FCA ancora prima della fusione con il Gruppo PSA.

Si tratta dei propulsori che attualmente equipaggiano le auto a benzina di piccola cilindrata di Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Jeep, in particolare il 1.0 Hybrid aspirato delle Panda, 500 e Ypsilon e il 1.0 Turbo T3 e il 1.5 Turbo T4 delle Jeep Renegade, Compass e della Fiat 500x.