I Giochi Olimpici di Tokyo e ancor più quelli di Parigi appena conclusi sono stati organizzati all’insegna della sostenibilità. Così, per esempio, per tutta la flotta riservata all’organizzazione, sono stati scelti veicoli elettrici o, comunque, a basso impatto ambientale.
Los Angeles, città che ospiterà la prossima edizione dei Giochi, in programma nel 2028, vuole fare ancora meglio. Ha l’intenzione di organizzare la prima Olimpiade senza automobili. A dirlo è stata la sindaca della metropoli californiana Karen Bass. Ma cosa ha in mente?
La sindaca vuole una città green
La Bass ha rilasciato la dichiarazione sulla volontà di organizzare delle Olimpiadi “senza auto” durante il tradizionale passaggio della torcia olimpica dalla città in cui i Giochi si sono appena conclusi a quella che li accoglierà tra quattro anni. Ha detto: “Siamo già al lavoro per potenziare il trasporto pubblico. In questo modo non saranno necessarie le auto per spostarsi. La storia di Los Angeles è legata a doppio filo a quella dell’automobile. Amiamo le auto e sappiamo quanto siano importanti per la nostra città. Ma vogliamo costruire una Los Angeles più green e quindi i Giochi Olimpici del 2028 saranno i primi senza auto”.
In effetti, se Los Angeles è diventata la città da 3,8 milioni di abitanti che è oggi e, soprattutto, se nella sua area metropolitana ospita 13 milioni di persone, è proprio grazie alle auto e al fatto che in tanti che si trasferivano in quella zona potevano muoversi liberamente in cerca di opportunità.
Un trasporto pubblico da ricostruire
C’è di più: Los Angeles riuscì con gli anni a costruire un ottimo sistema di trasporto pubblico, basato principalmente sui filobus della Red Cars. Ma quel sistema fu smantellato nel 1961 Quando la General Motors, la Firestone, la Standard Oil e altri colossi unirono le forze per contrastare proprio il trasporto pubblico e promuovere una mobilità privata legata all’auto. Da allora, per muoversi a Los Angeles, si usa prevalentemente l’automobile. E la città si è sviluppata proprio per assecondare gli spostamenti in auto.
Ma Los Angeles (come tutta la California del resto) ha anche una forte anima green. Ricordate, per esempio, dove nacque inizialmente il successo della Toyota Prius? Proprio lì, nella Città degli Angeli, dove attori, celebrità e milionari di ogni genere erano orgogliosi di mostrarsi al mondo alla guida di un’auto a basso impatto ambientale.
La flotta green di Toyota per le Olimpiadi Parigi 2024
Servono 100 miliardi di dollari
E qui si torna al presente. O meglio, al futuro. Parigi ha già dimostrato che con i mezzi pubblici e la definizione di percorsi pedonali appositi, con una buona logistica degli impianti sportivi e una razionalizzazione del programma, gli spettatori si sono mossi spesso senza necessità di prendere un’auto. Los Angeles vuole fare altrettanto, abolendo del tutto la mobilità privata.
Solo che parte da più indietro, avendo una rete di autobus abbastanza lacunosa e una metropolitana leggera con fermate non così fitte come quelle della Ville Lumiere. Per raggiungere l’obiettivo, lanciato nel 2017 (anno in cui si è aggiudicata le Olimpiadi 2028) dal precedente sindaco, spenderà circa 100 miliardi di dollari.