Mentre i competitor riducono la distanza nella corsa all'auto elettrica, Tesla cerca di portarsi avanti concentrandosi sulla guida autonoma. E, anche in questo campo, il segreto dell'eventuale successo starà nel differenziarsi.

Come? Raccogliendo quantità colossali di filmati che arrivano da milioni di auto elettriche in tutto il mondo, elaborare le informazioni in centri dati alimentati dall'intelligenza artificiale e confezionarle in aggiornamenti software da inviare via etere, con l'obiettivo di far guidare le Tesla come se fossero automobilisti. Per farcela, la Casa sta costruendo giganteschi centri dati nelle sue Gigafactory.

Uno di questi si trova a sud del quartier generale ad Austin, in Texas. Il sistema si chiama Cortex ed è un "cluster di supercomputer" che funzionerà con oltre 100.000 unità di elaborazione grafica (GPU) Nvidia H100 e H200 per l'addestramento video dei robot umanoidi Optimus e del sistema Full-Self Driving (FSD).

Il video

Il ceo Elon Musk ne condivide ora un video. La struttura appare simile ad altri normalissimi centri dati, ma si differenzia - appunto - perché tutto l'ambiente emana un'atmosfera high-tech e futuristica.

 

Si intravedono innumerevoli corridoi di rack di server neri con vari hardware impilati e posizionati dietro porte e involucri di vetro, dove serpeggiano spessi fasci di cavi rossi e blu e dove si sente un forte ronzio, forse emanato dai sistemi di raffreddamento sopraelevati.

A questo proposito, il tetto della struttura è dotato di grandi ventole, probabilmente delle dimensioni di un'elica, o persino di più. Pare inoltre che il supercomputer texano richiederà 500 megawatt di potenza: per capire la portata di questa cifra, basta dire che, secondo uno studio della Duke University, uno stadio consuma 5 MW a partita; 500 MW alimenterebbero perciò 100 impianti sportivi.

C'è anche Dojo

Questo non è comunque l'unico supercomputer di Tesla. L'azienda sta infatti realizzando anche il supercomputer "Dojo" nella Gigafactory a New York, sempre per l'addestramento video dei sistemi FSD basati sull'intelligenza artificiale. All'inizio di quest'anno, il ceo ha dichiarato che Tesla sta investendo 500 milioni di dollari in questo impianto, che produce anche gli adattatori Nacs per i proprietari di Ford, Rivian e altri marchi.

Rendering del Cybercab Robotaxi di Tesla

Render del Tesla Robotaxi, conosciuto al momento come Cybercab

Meno auto elettriche, più IA

Un altro stabilimento a Memphis è già operativo e in fase di espansione. Una volta completato, sarà "il più potente cluster di addestramento IA del mondo": parola proprio di Elon Musk.

Così, fra intelligenza artificiale e guida autonoma, il core-business di Tesla sta cambiando. A parte infatti la nuova Model 3 e il Cybertruck, la gamma della Casa sta invecchiando, con conseguente calo delle vendite. Il costruttore si concentra perciò su robotaxi, robot umanoidi Optimus e IA.