L'Europa sa bene che se vuole crescere sul fronte della produzione delle batterie per conquistare quote di mercato e allentare la dipendenza dai colossi asiatici deve innovare. Innovare, per esempio, aprendo la prima fabbrica al mondo di batterie agli ioni di zinco.

Lo stabilimento, realizzato dalla svedese Enerpoly e situato a nord di Stoccolma, è ufficialmente entrato in funzione. Si chiama Enerpoly Production Innovation Center, si sviluppa su una superficie di 6.500 metri quadrati e, una volta a pieno regime (si pensa nel 2026), raggiungerà una capacità annua di 100 GWh.

In Europa, per l'Europa

La nuova Gigafactory svedese ha una doppia importanza. Da una parte, infatti, riuscirà a soddisfare la richiesta dei mercati del Vecchio Continente per quanto concerne le batterie dedicate ai sistemi di accumulo e, dall’altra, aiuterà la nascita di una nuova filiera tutta europea che creerà posti di lavoro e farà da volano a un settore che è destinato a crescere in modo esponenziale da qui alla fine del decennio.

La fabbrica Enerpoly dove si producono batterie agli ioni di zinco per l'Europa

Enerpoly fa sapere che le batterie agli ioni di zinco che saranno prodotte nel nuovo impianto nasceranno con processi a basso impatto ambientale. Sono progettate per scaricare energia in un tempo compreso tra le 2 e le 10 ore. La scelta è stata dettata per consentire ai sistemi di accumulo che le useranno di calmierare i picchi di consumo e di distribuire alla rete elettrica energia proveniente da fonti rinnovabili quando queste non sono disponibili.

Vantaggi e svantaggi degli ioni di zinco

Le batterie agli ioni di zinco rappresentano una soluzione interessante per i sistemi di accumulo per vari motivi. Sono economiche da produrre, sono più sostenibili di quelle agli ioni di litio e sono anche più sicure, potendo utilizzare elettroliti a base acquosa non infiammabili. Inoltre, funzionano su un range di temperature più alto e richiedono meno manutenzione.

Le batterie agli ioni di zinco hanno anche una vita utile più lunga e si presume che possano arrivare a essere utilizzate anche per più di vent’anni. Però, non sono adatte (non ancora per lo meno) a essere utilizzate nel settore della mobilità perché hanno scarsa densità energetica, intorno ai 100 Wh/kg.