"Le batterie supereranno facilmente la vita delle auto elettriche più recenti e probabilmente non dovranno essere sostituite". È la teoria di David Savage, vicepresidente per Regno Unito e Irlanda della società di gestione flotte Geotab, che pubblica un report dove analizza la vita degli accumulatori per veicoli.
Già nel 2019 l'azienda aveva sostenuto che le batterie delle auto elettriche si degradassero in media del 2,3% ogni anno, ma ora dimostra che le performance sono persino migliorate.
Meno del 2%
Analizzando infatti lo stato di salute degli accumulatori di quasi 5.000 veicoli di flotte e privati, Geotab scopre che il tasso medio di degrado annuale delle batterie nelle auto moderne è pari solo all'1,8%: una quota che "difficilmente avrà un impatto significativo sulle esigenze quotidiane della maggior parte degli automobilisti, senza contare che questo numero si ridurrà ulteriormente con nuovi modelli e miglioramenti tecnologici".
"I cittadini possono stare certi che molti modelli attuali sono adatti e convenienti per sostituire una serie di veicoli a combustione, sia leggeri che medi e pesanti".
Il pacco batterie Ultium dell'Hummer EV GMC
Tradotto: un tasso di degrado annuale dell'1,8% significa, per esempio, che fra 20 anni la batteria di un veicolo elettrico avrà ancora il 64% di capacità residua e, perciò, circa il 64% dell'autonomia originaria. Quindi, nel caso di una Tesla Model Y Long Range a trazione integrale (l'auto elettrica più venduta al mondo) i 600 km si ridurrebbero più o meno a 384 km.
Ricordiamo comunque che lo stato di salute delle batterie non è direttamente proporzionale all'autonomia residua (anche se i due parametri sono collegati), perché la maggior parte delle auto moderne ha dei buffer di protezione che spiegano la differenza fra capacità lorda e netta.
Col passare del tempo, questi tamponi di protezione si riducono, consumando di fatto le parti inutilizzate della batteria e alleviando la perdita di autonomia. Alla fine i buffer si esauriscono e il chilometraggio scenderà sul cosiddetto "guess-o-meter" dell'auto.
Così, se la batteria dell'auto aveva originariamente una capacità lorda di 60 kilowattora (kWh), dopo 10 anni e con un degrado dell'1% all'anno, si comporterà effettivamente come un accumulatore da 54 kWh.
Degrado delle batterie: da cosa dipende?
Uno dei principali fattori che influenzano lo stato di salute delle batterie è poi la temperatura. Secondo l'azienda, c'è una grande differenza tra le auto che hanno pacchi batterie raffreddati attivamente rispetto a quelle con sistemi di aria passiva. La Tesla Model S del 2015, vettura un po' datata e con un sistema di raffreddamento attivo a liquido, ha un tasso medio di degrado delle batterie del 2,3%, mentre la Nissan Leaf del 2015, raffreddata ad aria, è al 4,2%.
Altro fattore sono le alte temperature ambientali: sono perciò consigliati i parcheggi all'ombra e uno stato di carica compreso sempre fra il 20% e l'80%.