Il cambiamento climatico è un tema dibattuto quotidianamente. Non c'è giorno in cui la stampa non ne parli e non è raro vedere gente scendere in piazza per sensibilizzare i politici sul tema. Il settore dei trasporti, che conta quasi il 33% delle emissioni totali di CO2 nel 2018, guida il processo di conversione industriale verso un modello più sostenibile proprio grazie all'introduzione e alla diffusione di auto elettriche.

L’Inghilterra guida il cambiamento

In questo processo, l'Inghilterra si è lanciata nel ruolo di apripista. Entro il 2050, il Regno Unito sarà il primo Paese del G7 ad abbracciare la politica a zero emissioni nette. Significa che entro quell'anno le emissioni prodotte dalla Gran Bretagna saranno pareggiate dalla quantità di CO2 assorbita dall'atmosfera. Il target verrà raggiunto con cambiamenti non solo legati al mondo dei trasporti ma anche con modifiche alle utenze domestiche, ma le auto elettrificate giocheranno un ruolo chiave.

Sono tante le Case automobilistiche che stanno abbracciando questa politica. Una di queste è Jaguar Land Rover che ha annunciato recentemente un piano di investimenti da centinaia di milioni di sterline per la produzione di veicoli elettrici nello stabilimento di Castle Bromwich a Birmingham. Secondo Jaguar il primo modello che uscirà dalla linea sarà una versione completamente elettrica della berlina XJ, sviluppata dallo stesso team di Jaguar che ha seguito la nascita del SUV I-Pace.

Tritium fast chargers at IONITY station

Più colonnine meno CO2

Uno dei fattori che limitano maggiormente la diffusione delle auto elettriche è rappresentato dalle colonnine di ricarica e dalla loro scarsa diffusione. Nel 2019 le immatricolazioni di auto EV sono aumentate del 60% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il governo inglese ha deciso di sostenere la transizione della mobilità investendo 400 milioni di sterline nelle infrastrutture legate alla ricarica. Inoltre, come abbiamo visto, ha anche imposto che ogni nuova abitazione inglese sia dotata di un punto di ricarica.

Ma i vantaggi della mobilità elettrica sulle emissioni di CO2 sono così evidenti? Secondo un recente studio condotto dal Centro comune di ricerca della Commissione Europea, le stazioni di ricarica per veicoli elettrici possono far risparmiare il 60% delle emissioni di CO2 in tutta Europa, il 100% se si ricarica con energia rinnovabile. Ecco giustificati tanti e tali investimenti.

Colonnina auto elettrica in condominio

L’importanza delle aziende

Tornando all’ampliamento della rete di colonnine di ricarica, le aziende giocano un ruolo fondamentale. In questo caso, i vantaggi dell'installazione di punti di punti di ricarica per veicoli elettrici sono due. In primo luogo, può aiutare a raggiungere gli obiettivi ecologici e contribuire a rafforzare la propria immagine pubblica come azienda responsabile e legata all’ambiente, in secondo luogo può aumentare il tempo di permanenza dei clienti, con conseguente aumento delle vendite.

Anche qui, uno studio condotto dal Centro comune di ricerca della Commissione Europea ha sottolineato che il 60% dei dipendenti intervistati presso una società Fortune 500 ha dichiarato che probabilmente passeranno ai veicoli elettrici se sarà disponibile la ricarica sul posto di lavoro.

Auto elettriche, il 76% delle colonnine è in Nord Europa

Una rete di vantaggi

È importante aggiungere, tuttavia, che queste nuove strutture di ricarica debbano essere intelligenti e connesse. Con le installazioni domestiche in particolare, esiste il rischio di eseguire il downgrade all'opzione più economica possibile, il che limiterebbe la capacità di monitorare e controllare l'infrastruttura e fornire opzioni di ricarica intelligenti.

La ricarica intelligente contribuirà a ridurre ulteriormente la tensione sulla rete elettrica e sul carbonio che produce, consentendo alle persone di impostare la ricarica alle ore di punta esterne, poiché le ore di punta utilizzano più produzione di gas e carbone per soddisfare la domanda. Inoltre, con i nuovi sistemi, la ricarica intelligente verrà utilizzata anche per consentire alla rete di accumulare energia nelle batterie EV da utilizzare come e quando è necessario.