L’hanno chiamata amica (traducendo dal francese), perché la Citroën Ami è pensata proprio per dare una mano ed essere d’aiuto in città, nei tipici spostamenti che si fanno in auto tutti i giorni. È una macchina che punta sulle dimensioni molto raccolte, sul peso ridotto e su costi contenuti per facilitare la mobilità urbana, attingendo a piene mani alla capacità tipica di questo marchio di trovare soluzioni progettuali originali e - com’è stato in passato soprattutto con la mitica Citroën 2CV - accessibili.
Si può avere da 20 euro al mese
Mi riferisco in particolare al prezzo di quest’auto, che per il mercato francese è stato fissato a 6.990 euro. Oppure, in alternativa (sempre in riferimento alla Francia), alla possibilità di averla con 2.644 euro di anticipo e rate mensili di 19,90 euro per 48 mesi.
In alternativa all’acquisto e al noleggio a lunga durata è anche previsto un utilizzo in car sharing, come nel caso del servizio Free2Move attivo a Parigi.
70 km, si carica in 3 ore
Ma l’accessibilità della Citroën Ami è anche dovuta alla sua compattezza, superiore a quella di una smart fortwo tanto per capirci: 2 posti, 2.41 metri di lunghezza, 1.39 di larghezza, 1.52 di altezza per 485 kg di peso. Oltre agli ingombri ridotti della carrozzeria la leggerezza è dovuta anche al dimensionamento scelto per la batteria agli ioni di litio, che ha una capacità di 5,5 kWh.
L’autonomia massima dichiarata è di 70 km, per un tempo di ricarica di 3 ore ipotizzando di dover passare dallo 0 al 100% collegandosi ad una tipica presa domestica da 2,2 kW, collegata cioè ad un impianto da 220 V e 10A.
Alternativa alla Renault Twizy
Il motore di trazione, invece, ha una potenza di 6 kW (cioè circa 8 CV), per una velocità massima di 50 km/h che di fatto rende la Citroën Ami un'alternativa ai classici “cinquantini” - tipicamente gli scooter con cilindrata 50 cc - o ai quadricicli leggeri, mossi per lo più da motori diesel a due tempi. E poi, ovviamente, a fare da termine di paragone c’è un’altra piccola cittadina elettrica a quattro ruote, anche lei francese: la Renault Twizy.
Porte e sedili asimmetrici
Per il resto, una delle peculiarità della Citroën Ami è la carrozzeria, che si può avere solo di un colore (grigio), personalizzabile con degli adesivi. Ma poi ci sono le porte - che sono asimmetriche - e i due sedili affiancati, ma montati in posizione sfalsata per guadagnare spazio in larghezza.
I componenti interni si possono scegliere in diversi colori, come potete vedere nelle immagini della gallery fotografica. E oltre agli originali vani portaoggetti sulla plancia, simili a quelli di una scrivania, al centro della console c’è uno slot per posizionare lo smartphone, per utilizzarlo anche come navigatore.
Si guida senza patente B
Come nel caso della versione meno potente della Twizy, la Ami è pensata per essere guidata anche senza la patente B (già con il “patentino” AM), con una velocità massima di 45 km/h e senza la possibilità di accedere alle tangenziali urbane, essendo di fatto un quadriciclo leggero. Il diametro di sterzata delle ruote da 14” è di 7 metri, quando in media una citycar si aggira sui 9-10 metri.
Si tratta, insomma, di un'alternativa agli scooter, ai monopattini e ai mezzi pubblici per poter entrare nei centri urbani e per soddisfare i brevi percorsi della micromobilità urbana. Ordinabile in Francia a partire dal 30 marzo, in Italia sarà disponibile nei mesi successivi.