Il mercato cinese sconta ancora la parabola discendente su cui si sono innescati anche gli effetti del Coronavirus e del suo lockdown. Una situazione di stagnazione da cui però si sta cercando di uscire, con il mese di marzo che ha registrato timidi segnali di recupero.
All'interno di questo quadro, abbiamo visto anche come Tesla sia riuscita a muoversi in controtendenza segnando addirittura un record di vendite, grazie alle consegne "contactless" che abbiamo documentato e, in prospettiva, alla sua nuova strategia cinese, che prevede anche una Model 3 Long Range a trazione posteriore solo per la Cina.
Aumentare la produzione in Cina
In realtà, come abbiamo visto, la casa di Elon Musk (il tycoon sta facendo discutere molto dopo un suo enigmatico tweet sul Covid-19) ha voluto riattivare il processo produttivo nella gigafactory di Shanghai non solo con il nuovo modello Long Range a trazione posteriore della Model 3, ma anche la Performance, in precedenza realizzata solo in USA.
Queste due declinazioni si aggiungono alla già presente Standard Range a trazione posteriore prodotta aShanghai da dicembre 2019. Queste versioni sono al momento in produzione solamente in Cina, considerando come in California la fabbrica abbia sospeso la produzione causa Lockdown.
Long Range e Performance
Le consegne ai clienti cinesi della versione Long Range posteriore sono attese per il mese di giugno 2020, mentre la Performance avrà una gestazione più lunga: primo trimestre 2021. In termini di specifiche, cambieranno alcuni elementi, legati principalmente ai fornitori a cui ci si rivolge. Tuttavia, pur mantenendo specifiche simili, il costo sarà inferiore.
Oltre ai sussidi locali di 24.750 yuan - pari a 3.200 euro - Tesla ha abbassato anche i costi di produzione. Oltretutto, c'è anche il taglio del costo di trasporto, elemento da non trascurare. Da ricordare inoltre come alcuni test abbiano riscontrato negli esemplari di Model 3 prodotti in Cina standard qualitativi superiori a quelli americani.
Aprirsi all'Asia
Dunque l'adattabilità può essere un nuovo elemento premiante per Tesla. La Gigafactory di Shanghai avrebbe dovuto produrre solamente la versione più economica della Model 3 e Model Y.
Al netto dell'attuale situazione mondiale - che però non blocca i trasporti commerciali previa controlli - la proposta di Tesla, potrebbe dunque diversificarsi e, slegandosi da quelle che sono le logiche delle concessionarie ma con degli hub strategici, la diffusione del marchio di Elon Musk potrebbe davvero ampliarsi in tutta l'Asia, con prezzi relativi più bassi.
Voi cosa ne pensate? Il modello flessibile di Tesla potrà essere un'arma in più per il post-Coronavirus? Diteci la vostra, scrivete i vostri commenti qui sotto o sulla nostra pagina Facebook.
Fonte: Reuters, Tesla