Elon Musk ha un senso molto sviluppato per quello che è il concetto di comunicazione. Ogni presentazione di un modello Tesla è stato svelato alla stregua di un lancio hollywoodiano. Un vero e proprio evento, fin dalla sua fase di teasing, studiata e sviluppata certosinamente quasi quanto l'evento stesso.
Ecco perchè, l'evento in programma di Aprile, posticipato a metà maggio per l'emergenza Coronavirus (che continua a solleticare tweet da parte dello stesso Elon), sta assumendo sempre più tratti di interesse ed un climax sempre crescente. Tanto più che, mai come quest'anno, l'elemento chiave risulta fondamentale per il mondo dell'elettrico.
Battery Day
Ufficialmente si parla di "Powertrain and Battery Investor Day" ma verosimilmente si parlerà praticamente solo della prossima batteria sviluppata da Tesla, che promette un considerevole salto in avanti in termini di efficienza e prestazioni. Insomma, un lancio per gli investitori che quest'anno avverrà in diretta streaming, dopo che la prima idea era legata al lancio dalla Gigafactory di New York.
"C'è molto di cui parlare sul fronte batterie. Si concentrerà su questo. Immagino che potremmo parlare del nuovo gruppo propulsore in fase di Q&A" - Elon Musk

Il progetto Roadrunner
E' evidente dunque che il fine ultimo di questo Battery Day per gli investitori, altri non è che quello di presentare i risultati del proprio progetto "top secret" Roadrunner. L'obiettivo ultimo è che Tesla riesca a produrre le celle delle batterie utilizzando le tecnologie sviluppate dai team interni, incluso il lavoro del laboratorio di ricerca in Canada guidato da Jeff Dahn, oltre alle nuove tecnologie ottenute attraverso l'acquisizione di Maxwell.
Non solo però, perché si aprirebbero scenari ulteriori: l'arrivo delle nuove batterie, porterà con sé un'evoluzione anche in altri ambiti come quello delle connessioni elettriche tra le singole celle , riuscendo a poter passare dai classici cavi alle vere saldature laser.
Il progetto Roadrunner mira apertamente far scendere le batterie sotto la soglia dei 100 dollari per kWh. Per intenderci, ad oggi, la stima più economica si attesta sotto i 156 dollari per kWh, due anni fa avevamo un rapporto di 176 dollari a kWh, mentre dieci anni fa si arrivava anche a 1.160 dollari/kWh.
Un futuro più economico
In parole povere, con una batteria da 100 dollari per kWh, si potrebbe iniziare a pensare a scenari come quello di auto con più autonomia ed efficienza, ma al contempo più economiche. Un esempio potrebbe essere quello di avere effettivamente delle citycar con una batteria da 50 kWh il cui costo sarebbe di 5.000 euro, il che renderebbe molto più basso il costo di produzione totale, e di conseguenza il prezzo per i consumatori.
Voi cosa ne pensate? Potrebbe essere davvero la svolta per il mondo dell'elettrico? Diteci la vostra nei commenti o sulla nostra pagina facebook.