Il difficile momento che stiamo vivendo sta mettendo a dura prova l’economia a livello globale, ma può offrire in prospettiva anche nuove opportunità. Kia, ad esempio, intende rispondere alla generalizzata diffidenza nei confronti del trasporto pubblico per dare vita al progetto di una citycar elettrica dalle dimensioni supercompatte che, per certi versi, ricorda Citroen Ami o progetti come la Mole Urbana. Insomma, i veicoli concepiti esclusivamente per la città che abbiamo avuto modo di approfondire con Umberto Palermo, il creatore proprio di Mole Urbana.  

L’auto per stare al sicuro

In un’intervista alla rivista britannica Auto Express il COO di Kia Europa, Emilio Herrera, ha dichiarato che “visto che le persone vogliono sentirsi al sicuro, in casa come durante gli spostamenti, allora sempre di più abbandoneranno l’uso dei mezzi pubblici per virare su forme di trasporto privato”. Per l'uso dell'auto in città si parla di percentuali che passeranno dal 34% del periodo pre-Covid-19 al 65% della popolazione.

Da qui, secondo Kia, l’esigenza di una citycar a zero emissioni e prezzo ridotto che possa essere accessibile da tutte quelle persone che vivono in grosse aree urbane. Questa prima citycar a zero emissioni potrebbe fare da apripista a tutta una serie di modelli più o meno compatti dedicati agli spostamenti in città.

Alternativa al trasporto pubblico

Kia, per rendere il progetto più accessibile e più appetibile, sta pensando - come per Citroen Ami e Mole Urbana - anche a varie forme di commercializzazione che vadano oltre la vendita. Potrebbe anche decidere di far pagare un canone di noleggio di durata variabile, da una settimana a qualche mese.

E anche in questo, l’esperienza Citroen sembra aver dato il giusto spunto. La Ami, infatti, appena arrivata sul mercato in Francia ad un prezzo di circa 5.200 euro, è disponibile anche a noleggio, con un deposito di 2.640 euro e una rata mensile di soli 20 euro.

Fotogallery: Citroën Ami (2020)

In collaborazione con Hyundai

Kia, che sembra credere molto in questa nuova soluzione, ha annunciato che tutta la gamma derivante dal progetto sarà elettrica, non punterà su un’autonomia elevata, quanto piuttosto su metodi di ricarica flessibili. Non si esclude la possibilità di chiamare in causa anche Hyundai, che sarebbe direttamente coinvolta nello sviluppo di una piattaforma che per forza di cose sarà nuova e dedicata. Hyundai potrebbe dare vita a modelli analoghi con il proprio brand.

Sempre secondo le intenzioni di Herrera, la nuova citycar sarà sviluppata principalmente per l’Europa ma sarà venduta in tutto il mondo, visto che certe necessità di spostamento “individuale” sono comuni a molte città americane e asiatiche. L’auto potrebbe vedere la luce a fine 2021 o, più facilmente, nel corso del 2022.