Presentato lo scorso anno sotto forma di prototipo, l’E-Ducato, versione elettrica del famoso mezzo commerciale Fiat, si mostra ora nella sua veste definitiva. Dopo 39 anni di onorata carriera, il mezzo ha l’onore e l’onere di portare i commerciali della Casa di Torino al debutto tra i veicoli a zero emissioni.

Esteticamente, la versione a batteria del Ducato non si differenzia molto da quelle già in commercio. Anzi, logo a parte, è praticamente impossibile distinguere la variante a zero emissioni da quella a metano o dalle altre ad alimentazione endotermica. Dentro, però, ha uno schermo aggiuntivo posizionato sulla parte superiore della plancia, a sinistra del volante, con le informazioni su stato di carica e autonomia.

Batteria da 47 o 79 kWh

Dal punto di vista meccanico l’E-Ducato, la cui introduzione a listino è attesa a brevissimo, sarà presto disponibile con due diversi tagli di batteria, da 47 o 79 kWh, con autonomie comprese tra i 200 e i 360 km. A prescindere dalla versione scelta della batteria, l’E-Ducato sarà spinto da un motore elettrico con potenza di 90 kW (122 CV) e coppia di 280 Nm.

  • Batteria: 47 o 79 kWh
  • Autonomia: 200 o 360 km
  • Potenza: 90 kW (122 CV)
  • Coppia max: 280 Nm

In 30 minuti si ricarica per 100 km

I dettagli sulla ricarica non stati ancora rivelati, ma con la sua presa CCS il furgone a zero emissioni di Fiat Professional promette di poter guadagnare 100 km di autonomia con una sosta di 30 minuti presso una colonnina veloce. Il nuovo Fiat E-Ducato sarà offerto anche in due diverse misure di carrozzeria, con capacità di carico comprese tra i 10 e i 17 metri cubi e una portata fino a 1.950 kg.

  • Capacità di carico: 10 o 17 metri cubi
  • Portata: fino a 1.950 kg

Fotogallery: Fiat E-Ducato

Lo studio

L’introduzione dell’E-Ducato porta interessanti novità anche a livello di servizi legati alla mobilità elettrica. In particolare, durante l’ultimo anno, un team di esperti ha monitorato oltre 28.000 veicoli commerciali che hanno percorso più di 50 milioni di chilometri.

In questo modo, si sono potuti raccogliere numerosissimi dati che hanno permesso di mettere a punto servizi e infrastrutture in grado di garantire la massima tranquillità a tutti i professionisti che decidano di passare ad un mezzo a zero emissioni.

Non solo Fiat 500 elettrica e modelli plug-in presto in grado di passare da soli in full electric nelle Ztl, l'elettrificazione di FCA passa anche da chi usa il proprio mezzo per lavorare (aspettando anche il baby SUV elettrico Alfa Romeo e la Panda elettrica su base Centoventi).

Il Total cost of mobility

Proprio attraverso questo studio, Fiat ha avviato numerosi corsi di formazione che hanno visto la partecipazione (spesso a distanza, a causa della pandemia di Covid-19) in cui ha illustrato a centinaia di professionisti provenienti da tutta Europa caratteristiche e vantaggi che offre un mezzo elettrico, anche in termini di servizi offerti.

Fiat E-Ducato

In questo senso, Fiat ha voluto porre l’accento sul fatto che per valutare l’impatto economico di un veicolo commerciale sull’attività aziendale non si deve prendere in considerazione il solo Total Cost of Ownership, che tiene conto di tutti i costi legati al possesso del veicolo, ma si deve guardare al Total Cost of Mobility, che al contrario permette di valutare la convenienza dell’uso di un mezzo commerciale anche attraverso formule alternative all’acquisto.