Il gruppo Volkswagen sta pensando di realizzare una rete di ricarica proprietaria. Già, come ha fatto Tesla con i suoi Supercharger (qui i dati sulla crescita della rete), in un modello che lo stesso Governo tedesco vuole seguire. L’iniziativa, secondo il giornale tedesco Spiegel, farebbe parte del progetto Artemis che Audi sta portando avanti e che si concentra sull’erogazione di servizi altamente digitalizzati sul tema della mobilità elettrica.

Non è detto però che dopo Audi, anche gli altri marchi del gruppo non possano dare vita ad iniziative simili, a partire in primis da Porsche. Questo perché la stessa Audi ha specificato in passato che i servizi del progetto Artemis saranno messi a disposizione di tutti e 75 i modelli elettrici che Volkswagen ha pianificato di commercializzare entro il 2029.

Aspettando il 2024

I primi frutti dell’iniziativa si vedranno tra quattro anni. Nel 2024, infatti, la Casa dei Quattro Anelli inizierà ad erogare alcuni di questi servizi di nuova concezione. L’approccio di Audi riguarderà ogni aspetto della mobilità e punterà a rendere semplice e accessibile ogni operazione.

A capo del progetto Artemis è stato messo Alex Hitzinger, ingegnere con un passato come progettista di motori per la Formula 1 e più di recente a capo del programma Porsche con il quale la Casa ha vinto il campionato Endurance dal 2015 al 2017. Hitzinger ha passato gli ultimi tre anni della sua vita in Apple, occupandosi di guida autonoma, ed è tornato in Volkswagen prima per lavorare su sistemi di ausilio alla guida e poi, allargando l’orizzonte, sul progetto Artemis.

Audi e-tron at the IONITY fast charging station

E Ionity?

Ora, la domanda è: come potrà armonizzarsi il nuovo sistema con la rete Ionity, azienda che vede Volkswagen tra i suoi creatori? Il quesito nasce spontaneo perché Ionity, in effetti, è già una rete di ricarica ad alte prestazioni e, come è stato annunciato qualche mese fa, praticherà tariffe di favore agli automobilisti proprietari di auto dei marchi fondatori.

Audi come differenzierà il proprio standard? Dove saranno piazzate le infrastrutture: in città o in autostrada? Il nodo che Hitzinger si troverà a risolvere, insomma, riguarderà il fatto che per rendere davvero più semplice la vita di chi guida un’auto elettrica si dovrà puntare su un’offerta ben strutturata e facile da usare.