Ha preso il via la consultazione pubblica online sulle proposte di riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD), avanzate dall’apposita commissione Interministeriale. Tra i suoi aspetti "più caldi", sicuramente, l’eliminazione del "vantaggio fiscale" di cui beneficia oggi il diesel, su cui pesa un’accisa di 0,617 €/litro rispetto agli 0,728 €/litro della benzina.

“Chiunque potrà contribuire in modo da trasformare le proposte in articoli da inserire nella prossima legge di Bilancio”, spiega il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Ma vediamo meglio in cosa consiste la consultazione e su quali temi ci si può esprimere.

I sussidi nel mirino

L’idea di fondo, sottolinea il ministro, è quella di “abbandonare finalmente i sussidi ambientalmente dannosi” e “poter cominciare la stagione dei sussidi ambientalmente favorevoli nello spirito di quella transizione ecologica che era già necessaria ma che ora è ancora più urgente”.

petrolio 2

I SAD al centro della consultazione riguardano:

  • la minore accisa del diesel rispetto alla benzina
  • l'accisa agevolata sul gas naturale impiegato negli usi di cantiere e nelle operazioni di campo per l’estrazione di idrocarburi
  • l’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati per la produzione di magnesio da acqua di mare
  • la riduzione dei costi per i prodotti energetici (gasolio, benzina, GPL e gas naturale) usati per riscaldamento e come carburanti per autotrazione dalle Forze armate
  • l’esenzione dall'imposta di consumo per gli oli lubrificanti utilizzati nella produzione e nella lavorazione della gomma naturale e sintetica
  • la riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato per usi industriali con consumi superiori a 1.200.000 mc annui
  • la riduzione dell’accisa sul GPL utilizzato negli impianti centralizzati per usi industriali

“La finalità di questo cammino”, rimarca Costa, “consiste nel riorientare risorse già attribuite ad uno specifico settore verso soluzioni ‘green’, senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento”.

La logica è quella di ottenere un “saldo zero”, che nei piani del ministero dell’Ambiente possa andare a vantaggio “di quelle imprese che sapranno cogliere questa opportunità e, naturalmente, a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”.

Più risorse per la transizione

Nei piani, l’aumento del gettito derivante dalla graduale eliminazione dei sussidi sarà destinato a finanziare interventi indicati nelle proposte in consultazione. In particolare sono previste misure finalizzate a:

  • rinnovare il parco veicoli circolante, destinando prioritariamente le risorse per l'acquisto di veicoli ad impatto emissivo basso o nullo (nuove risorse per gli incentivi auto?)
  • introdurre i crediti d’imposta per investimenti ambientalmente sostenibili negli specifici settori coinvolti

Tutto il materiale per partecipare alla consultazione è disponibile nell’apposita sezione del sito del ministero dell'Ambiente.