La Volkswagen ID.3, arrivata sul mercato circa un mese fa, è stata già protagonista involontaria di una serie di incidenti. Adesso a distruggerne una manciata di esemplari ci ha pensato l’EuroNCAP, che l’ha promossa a pieni voti assegnandole 5 stelle.
L’elettrica tedesca, prima della famiglia ID che a breve introdurrà a listino anche la ID.4, è stata valutata secondo gli ultimi standard vigenti, che oltre alla robustezza strutturale tengono conto anche della tecnologia di bordo e dei sistemi di ausilio alla guida. Riguardo a questo ultimo aspetto, l’analisi si incentra sia sul funzionamento in sé sia sull’interazione con il conducente (ed è stato per questo motivo che Tesla ha recentemente deluso).
La MEB non delude
Ma torniamo alla Volkswagen ID.3. Riguardo all’analisi vecchio stampo, quella con urto laterale e urto frontale disassato, l’auto ha mostrato le buone caratteristiche strutturali della piattaforma MEB, che per la prima volta è stata valutata dall’ente europeo e che ha dimostrato di non avere punti deboli nella protezione degli occupanti.
Le rilevazioni hanno dimostrato che adulti (punteggio di 87%) e bambini (punteggio di 89%) non sono sottoposti a sollecitazioni eccessive in nessuno degli urti effettuati.
Buona anche la protezione pedone: in questo l’auto sfrutta tutti i vantaggi di un powertrain a zero emissioni, che essendo meno ingombrante di uno di tipo tradizionale offre maggiori possibilità di deformazione delle superfici di contatto. In questa precisa valutazione la ID.3 ha preso 71%.
- Adulti: 87%
- Bambini: 89%
- Pedoni: 71%
- Equipaggiamento di sicurezza: 88%
Fotogallery: Volkswagen ID.3: 5 stelle EuroNCAP
L’assistenza alla guida funziona
C’è un altro settore in cui la ID.3 ha brillato, ed è quello della valutazione dei sistemi di assistenza alla guida. La berlina targata Wolfsburg ha portato a casa un ottimo 88% dimostrando il corretto funzionamento delle varie tecnologie sia sulla frenata d’emergenza, sia sul mantenimento della corsia e del funzionamento del cruise control adattativo.
Punteggio pieno – tre su tre – anche sulla capacità della vettura di monitorare lo stato di attenzione degli occupanti e sull’efficacia delle contromisure adottate per richiamare il conducente particolarmente distratto o stanco.