Ci sono modelli destinati a segnare un “prima” e un “dopo”, veri e propri spartiacque nella storia di un brand. La Skoda Enyaq lo è a tutti gli effetti, di certo non per il suo aspetto da SUV, ma per ciò che le sue forme nascondono.
Sotto le sue linee filanti e quel corpo robusto ma atletico c’è infatti la piattaforma MEB, meccanica modulare che il Gruppo Volkswagen utilizzerà per tutte le future elettriche dei propri brand. L’equivalente dell’onnipresente MQB (utilizzata, con le opportune modifiche, dalla Seat Ibiza alla Skoda Kodiaq), ma completamente a emissioni zero.
Dal vivo
Un modello strategico per la Casa boema, con uno stile che fa di tutto per non apparire troppo strano, a meno che non si opti per la griglia illuminata da 130 LED, e che riprende alcuni elementi dei SUV classici di Skoda, aggiungendo elementi propri.
E se dalle foto può apparire imponente, forse troppo, dal vivo si apprezzano meglio le sue proporzioni che ne slanciano le linee, dando l’impressione di essere più lunga di una Octavia Wagon. Cosa che, centimetro alla mano, si rivela fasla, con qualche cm in più in favore della familiare.
È tutta una questione di impressioni, anche se 4,64 metri di lunghezza non sono certo pochi, e di passo: sono infatti 2,77 i metri che dividono le ruote anteriori da quelle posteriori. Tradotto significa maggiore spazio a bordo. E che spazio.
Simply clever elettrificato
Dentro si sta comodi, davvero comodi, a prescindere da dove ci si trovi. “Magie” dell’elettrico e del suo fare a meno di organi meccanici ingombranti, anche in presenza di trazione integrale (come nel caso della Skoda Enyaq). In quel caso infatti al motore elettrico posteriore viene accoppiato un altro all’anteriore, senza bisogno di albero di trasmissione. Esattamente come sulle cugine Volkswagen ID.3 ed ID.4.
Ma a colpire è il design, ben differente da quello che troviamo sul resto della gamma Skoda, a partire dal monitor da 13” (il più grande mai montato su un modello della Casa ceca) accompagnato da un piccolo display da 5,3” per la strumentazione. Piccolo si, ma coadiuvato nel suo compito di mostrare il maggior numero di informazioni possibili da un head up display con realtà aumentata.
Tutto intorno materiali belli da guardare e da toccare, con soluzioni inedite come stoffa ricavata dalla plastica di bottiglie riciclate o lana vergine ottenuta seguendo rigidi e rigorosi processi rispettosi dell’ambiente. Perché l’essere auto elettrica significa anche abbattere le emissioni prodotte per creare tutto ciò che ti compone.