Quello che dalle prime indiscrezioni sembrava quasi "un sogno" per gli automobilisti elettrici sta ufficialmente diventando realtà. Come anticipato nei giorni scorsi da InsideEVs, Aspi ha annunciato infatti che a febbraio avvierà l’installazione delle colonnine di ricarica ad alta potenza sulla sua rete autostradale. Tutte le aree di servizio e di sosta coinvolte, inoltre, saranno alimentate esclusivamente con energia green.
Si tratterà della più estesa rete italiana di colonnine di ricarica ultra fast per veicoli elettrici sulla grande viabilità. Un punto di svolta per la eMobility italiana che permetterà di compiere lunghe tratte senza più ansia da ricarica.
Innovazione green
L’iniziativa è stata ufficializzata da Aspi come una “rivoluzione verde” con importanti investimenti sul fronte della sostenibilità. Non solo stazioni di ricarica ad alta potenza, le HPC fino a 350 kW, ma anche aumento della produzione di energie rinnovabili e innovazione tecnologica. L’obiettivo è digitalizzare la ricarica fornendo ai viaggiatori nuovi servizi e aumentando il comfort dei loro spostamenti.
Fotogallery: Piano Aspi Autostrade in Italia
Il nuovo Piano Industriale 2020-2023 di Autostrade per l’Italia, secondo quanto indicato dall’amministratore delegato Roberto Tomasi, ha al centro la nascita di una nuova realtà societaria, chiamata Free To Xperience, la newco che avevamo preannunciato nei giorni scorsi, votata alla gestione dei servizi di mobilità sostenibile.
Dove, come, quando
Il piano coinvolgerà circa il 31% delle aree di servizio presenti sulla rete Aspi, per un totale di 67 stazioni di ricarica. In ognuna di queste verranno installate 4-6 colonnine multi-client, che consentiranno una ricarica ultraveloce in corrente continua in 15-20 minuti.
La gestione dell’infrastruttura sarà interamente diretta da Aspi. Più viaggiatori potranno susseguirsi nei punti di ricarica da 350 kW, collocati circa ogni 90 km. Ciò permetterà di svolgere un viaggio di lunga percorrenza con un’auto elettrica (le stime sono state fatte sulla tratta Milano-Roma) con le stesse tempistiche di un motore a combustione tradizionale.