Lo ha annunciato con un tweet: tutta la flotta federale statunitense sarà sostituita da veicoli elettrici made in US. Secondo l’ultimo Federal Fleet Report si tratterebbe di oltre 645.000 mezzi, di cui 245.000 civili, 173.000 militari e 225.000 per gli uffici postali.

Una scelta di campo importante per il nuovo presidente degli Stati Uniti, da sempre grande sostenitore della eMobility. Rispetto al suo predecessore è un cambio di passo radicale. Ne aveva parlato ampiamente durante la campagna elettorale come opportunità per contribuire al processo di transizione energetica e creare nuovi posti di lavoro.

Promesse mantenute

Passato il periodo delle elezioni però sono tante le incombenze di un nuovo presidente. Eppure Biden ha dato la priorità al tema ambientale dal giorno del suo insediamento. Per prima cosa ha fermato il progetto del controverso oleodotto Keystone XL tra Canada e Stati Uniti.

Trump vs Biden

Poi è rientrato nell’accordo sul clima di Parigi e ha nominato un team di esperti di politica climatica, già al lavoro per migliorare la "reputazione ambientale" degli Stati Uniti nel mondo.

Promesse da mantenere

L’annuncio di una svolta EV conferma le intenzioni di Joe Biden: favorire ogni forma di energia pulita, a partire dalla eMobility. Sicuramente sarà un processo lungo, anche perché alcuni veicoli sono praticamente nuovi e sarebbe controproducente sostituirli nell’immediato futuro.

Bisognerà anche tener conto delle tempistiche dei vari dipartimenti oltre che dei marchi coinvolti e della complessità dei modelli scelti. C'è poi il complesso capitolo della struttura amministrativa, che potrebbe essere ostile al cambiamento, in linea con le politiche della presidenza Trump.

Parking symbol for electric cars being charged

Cosa cambierà

Come dicevamo per alcuni veicoli sarebbe un costo eccessivo ritirarli precocemente. Altri, più specializzati, richiederanno invece tempi di sviluppo più lunghi prima di esser pronti. Di certo però l’uso massivo di veicoli elettrici porterà significativi risparmi sui costi di carburante e manutenzione.

Questo è tanto più vero per i mezzi utilizzati quotidianamente, come quelli degli uffici postali che compiono tratte giornaliere molto brevi, con continue soste e ripartenze. Uno scenario ideale per auto e furgoni elettrici.

Da dove partire

Si dà il caso che proprio i mezzi postali siano i più vecchi di tutta la flotta statunitense. Il Grumman LLV di oggi è lo stesso che gira tra le strade americane dalla fine degli anni ’80. I tempi per una sostituzione sono maturi.

Renault Zoe Van 2020

Anche la Borsa sembra avere gli occhi puntati sulla scelta elettrica del neoeletto presidente. Workhorse, una società inserita nella gara d’appalto delle forniture di furgoni elettrici per consegnare la posta, ha visto aumentare le sue azioni del 10% non appena Biden ha annunciato il passaggio all’elettrico. È vero che per ora sono solo parole, ma si sa, quelle del presidente degli Stati Uniti pesano particolarmente.