Prosegue l'impegno della Motor Valley nel campo delle auto elettriche ad alte prestazioni è cosa nota. Oggi, con l'accordo appena firmato tra Silk EV e FAW, si consacra definitivamente come culla (anche) del motorismo a batteria.
Silk EV e FAW, che già lo scorso maggio avevano scoperto le carte, hanno infatti deciso di investire la bellezza di un miliardo di euro per la progettazione e la produzione di auto elettriche super-premium e ad altissime prestazioni proprio nella patria delle supercar per eccellenza. Lo faranno con una joint-venture che darà vita ad una serie di nuovi modelli a marchio Hongqi, il più antico tra quelli cinesi, fondato nel 1958.
Una fabbrica in arrivo
Con la firma tra la società americana di progettazione e ingegnerizzazione nel campo dell’automobile e il costruttore cinese, alla quale hanno preso parte anche le istituzioni locali, si dà ufficialmente avvio ad un progetto di lungo periodo che porterà alla nascita di un nuovo sito produttivo e di un Innovation Center dedicato alla ricerca su big data, digitalizzazione e nuove forme di alimentazione.
Già da domani la Regione Emilia Romagna e i vertici di Silk EV e FAW lavoreranno alla ricerca della location ideale dove posare la prima pietra, ma la voglia di fare è tanta e i colloqui per le assunzioni di figure specializzate sono già in corso.
Partner d’eccezione
L’operazione vedrà coinvolte numerose realità dell’indotto. Ma tra i partner d’eccezione si cita Dallara, che sta lavorando su telai e materiali compositi. Il design delle nuove auto, invece, è stato affidato a Walter de Silva, che ha in compito di dare forma ai nuovi modelli.
“Non dobbiamo solo sviluppare un prodotto, ma un’intera gamma di vetture che dovrà essere proporre uno stile con elementi comuni che aiutino a dare un’identità al brand. Stiamo lavorando sulla semplicità, perché nella semplicità sta il segreto di un design riuscito. L’obiettivo è quello di utilizzare l’aerodinamica e la funzionalità come un’opportunità”.
Si parte dalla S9
La prima auto ad essere presentata sarà la Hongqi S9, attesa per il Salone di Shangai in programma ad Aprile. Si tratta di una sportiva disponibile sia in versione ibrida sia in versione totalmente elettrica. L’auto sarà costruita in Emilia Romagna, così come l'elettrica Hongqi S7 attesa più vanti. In Cina, e più precisamente a Changchun, invece, ci si occuperà della produzione della S5 ed S3, anch'esse solo a zero emissioni.
“La S9 – sottolinea de Silva – sarà un’auto molto esclusiva, ma il progetto dietro a quest’auto è serio. Non si tratta di una one-off, ma di un’auto che sarà prodotta in un certo numero di esemplari. Se devo pensare ad un benchmark, dico che si porrà sul mercato come una Ferrari o una Porsche”.
La soddisfazione della Regione
Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia Romagna, esprime parole di grande soddisfazione. “Siamo onorati – dice – di poter attrarre un investimento di questa portata. Non solo per la consistenza della cifra ma anche per le opportunità di crescita e innovazione ad esso legate”.
La mobilità green come elemento strategico per la transizione energetica voluta dall’Unione Europea, insomma, con l’orgoglio di aver attratto nella Motor Valley realtà provenienti da Stati Uniti e Cina, che prima di scegliere hanno valutato location di grande prestigio come Oxford, in Inghilterra, o la Germania (facendo un po’ eco a Tesla).
Stefano Bonaccini, presidente regione Emilia Romagna ribadisce il concetto: “Abbiamo partecipato alla firma di questa nuova grande avventura e siamo orgogliosi di poter ospitare un progetto che crea posti di lavoro, ma soprattutto crea conoscenza, mettendo la Regione al centro di un processo di innovazione che ci renderà sempre più protagonisti”.