In molti ricorderanno il caso della Tesla che non riconoscendo la presenza di un camion che stava attraversando la strada non rallentò infilandosi sotto il rimorchio. Con un epilogo purtroppo tragico per il conducente. Era il 2016 e quella Model S, in fase di sorpasso, non rallentò a causa della presenza di un mezzo con un'altezza da terra superiore alla media.

Ora accade un evento simile, fortunatamente con esito diverso, visto che i due occupanti dell’auto sono sopravvissuti, per quanto uno dei due (una ragazza di 21 anni) versi in ospedale in condizioni critiche.

Autopilot inserito o no?

L’incidente è avvenuto l’11 marzo a Detroit e, in base alle prime ricostruzioni, la Tesla avrebbe ignorato la presenza di un semaforo rosso non fermandosi all’incrocio e schiantandosi contro un camion che proveniva da sinistra, con il verde. Il camion avrebbe trascinato per un lungo tratto di strada la vettura prima di fermarsi.

 

Al momento la dinamica dell’incidente è ancora in fase di studio. Uno degli aspetti chiave riguarda l’Autopilot. Ci si chiede infatti se il sistema di ausilio alla guida fosse inserito o se la manovra sia stata compiuta dal conducente.

Alle indagini sta partecipando la stessa National Highway Trafic Safety Administration, che è stata informata dell’accaduto e vuole vederci chiaro. È la 14esima volta che la NHTSA apre un’indagine su un incidente che vede coinvolta una Tesla. In numerosi casi passati è stato accertato che al momento dello schianto l’Autopilot era stato attivato dal conducente.

 

Il Full Self Driving funziona

Al momento Tesla non ha ancora commentato l’accaduto, ma nei giorni scorsi aveva fatto sapere che dal momento del rilascio della versione beta del sistema Full Self Driving non si sono verificati incidenti imputabili alla nuova tecnologia.

Un risultato confortante, che ha spinto Elon Musk a dichiarare che a tra pochi mesi la nuova giuda autonoma sarà rilasciata ufficialmente per tutti i proprietari di Tesla possano acquistarlo (o noleggiarlo) liberamente.