Le telecamere Tesla si sono rilevate utili in più di un’occasione. Con il sentry mode attivato, infatti, filmano e registrano quello che accade nei dintorni e possono fornire prove utili per ricostruire le dinamiche degli incidenti o scovare i responsabili di atti vandalici e crimini.
Però non sono apprezzate da chiunque. L’esercito cinese, ad esempio, ha chiesto ai proprietari di un’auto della Casa di Palo Alto di parcheggiare fuori dalle basi militari. La ragione ufficiale: il rischio di spionaggio. Si teme infatti che le vetture americane possano filmare aree sensibili durante la marcia o possano dare accesso a informazioni riguardanti il conducente, i suoi spostamenti e i suoi contatti telefonici.
Misure anti spionaggio
Lo stesso divieto di circolazione delle aree militari è stato allargato anche ai dipendenti di aziende statali e agenzie che svolgono attività sensibili. La decisione, secondo il Wall Street Journal, sarebbe stata presa a seguito di una serie di indagini sulla sicurezza delle vetture della Casa di Palo Alto.

Resta da capire se la decisione presa dalle autorità cinesi sarà operativa da subito o se entrerà in vigore in un secondo momento. Nessuno, né i portavoce governativi né i vertici di Tesla, ha voluto commentare la notizia.
Ci sono anche telecamere "nascoste"
Tra le telecamere “incriminate” ci sono anche quelle presenti negli specchietti retrovisori della Model 3 e della Model Y. Possono riprendere la parte posteriore dell’abitacolo ma sono disattivate da Tesla stessa e non possono essere al momento utilizzate.
“Sono state montate lì – ha spiegato Elon Musk – in previsione del fatto che in futuro quelle auto potrebbero svolgere un servizio analogo a quello di Uber e sarà quindi necessario filmare la seconda fila di sedili, in modo che il proprietario possa controllare cosa è accaduto realmente nel caso trovasse l’auto danneggiata. Non è da escludere, infatti, che un domani le Tesla possano essere utilizzate come servizio “robotaxi” in modo del tutto autonomo: senza conducente a bordo.