Finalmente ci siamo. Dopo il lancio lo scorso gennaio di Free To X, la controllata di Autostrade per l’Italia dedicata ai nuovi servizi per la mobilità, Aspi annuncia oggi l’entrata in funzione della prima stazione di ricarica ultra fast (300 kW) del suo maxi piano da circa 500 colonnine super veloci lungo la grande viabilità italiana.

L’ambizioso piano di infrastrutturazione, volto a realizzare una delle più estese reti europee di ricarica ad alta potenza, parte dunque dall’area di servizio di Secchia Ovest, lungo la A1 all’altezza di Modena, che a giorni sarà seguita dalla ads di Flaminia Est, a nord di Roma.

Viaggi comodi

Aspi mira a installare 4-6 colonnine multi-client HPC in 67 aree di servizio entro il 2024 (e forse anche prima), con l'intento di consentire agli automobilisti elettrici un’esperienza di viaggio simile a quella garantita dalle auto termiche. Per tutte e 67 è stata già effettuata la richiesta di allaccio.

Non solo però, perché sono state già identificate anche altre 33 aree di servizio da "elettrificare", in modo da portare il totale delle stazioni ultra fast su rete Aspi a 100 entro il 2027. Una volta completato il piano di installazione, la distanza media tra un’area di ricarica e l’altra sarà di circa 50 km, un valore allineato alle best practice europee. E la società sembra guardare con un certo interesse anche fuori dall'ambito autostradale.

Roberto Tomasi, amministratore delegato autostrade per l'Italia
L'a.d. Roberto Tomasi

Massima flessibilità

Tra le caratteristiche delle colonnine Free To X di Autostrade c’è sicuramente la flessibilità di utilizzo. Gli automobilisti potranno infatti sfruttare le app dei propri Mobility Service Provider per usufruire dei servizi di ricarica 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

L’infrastruttura vuole infatti consentire l’accesso da parte dei principali provider di ricarica attivi sul mercato. Ma non è tutto, perché si sta valutando anche la possibilità di far pagare con la carta di credito. Praticamente un unicum, su cui aspettiamo di avere maggiori informazioni.

Da nord a sud

“Stiamo lavorando con il massimo impegno per realizzare in tempi rapidi la più estesa infrastruttura del Paese per la ricarica ultra veloce dei mezzi elettrici”, sottolinea l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, “l’Italia sconta un ritardo sul fronte della mobilità sostenibile per questo abbiamo deciso di investire oltre 45 milioni di euro su questo fronte, con l’obiettivo di rendere possibile, sia al nord che al sud, il viaggio in autostrada con l’auto elettrica, con gli stessi tempi di ricarica di un’auto tradizionale”.

“L’ambizione di Free To X è di andare anche oltre l’autostrada”, osserva ancora il manager, “mettendo a disposizione i propri servizi di mobilità integrata per le grandi aree urbane e le smart cities”.

ASPI 1

Sguardo al futuro

Il raggio d’azione di Free To X infatti va oltre la ricarica delle auto elettriche. La controllata di Autostrade si occuperà anche dello sviluppo del Gnl per il trasporto pesante sulla rete Aspi e, in prospettiva, dell’idrogeno. Più in generale, la società intende sviluppare anche applicazioni innovative per la gestione dei servizi di mobilità sostenibile e delle interconnessioni tra la rete autostradale e i grandi e piccoli agglomerati urbani.

Il traguardo è quello di diventare un’eccellenza smart in grado di sfruttare i big data anche per fornire informazioni puntuali sul traffico e sui tempi di percorrenza in autostrada (e in città), guardando a un futuro di “tariffe dinamiche”.

Una grande start up

“Lavoriamo con la logica di una start up, consapevoli di quanto sia importante il nostro ruolo di attore di primo piano sul fronte della mobilità sostenibile”, spiega Giorgio Moroni, l’amministratore delegato della nuova controllata di Aspi, “insieme alla gestione delle colonnine elettriche di ultima generazione, stiamo sviluppando altri servizi che avranno un impatto rilevante sulla vita di diversi milioni di viaggiatori. Penso, ad esempio, alla possibilità di conoscere in anticipo con grande precisione le tempistiche di viaggio grazie all’uso dei big data”.

Proprio questo potrà consentire di “introdurre anche un sistema di rimborso dinamico dei pedaggi per gli utenti che resteranno più tempo in auto per la presenza di cantieri di manutenzione”. “Guardiamo con grande attenzione anche alle nuove forme di mobilità integrata che si stanno rivelando sempre più importanti per le grandi aree urbane”, conclude Moroni, “con la nostra tecnologia e i nostri servizi, anche attraverso partnership mirate con player locali o nazionali, abbiamo l’ambizione di rendere la vita di chi si sposta in autostrada ed in città sempre più facile”.