Forse arrivano buone notizie per Tesla sul fronte della Gigafactory di Berlino. Dopo le ultime voci, secondo cui erano possibili ulteriori ritardi per l’apertura del primo stabilimento europeo di Elon Musk, ecco il colpo di scena firmato Jörg Steinbach, ministro dell’economia di Brandeburgo.
Intervistato da Teslarati, Steinbach aveva già dichiarato che la produzione sarebbe partita a fine estate, o al massimo a inizio autunno. Nei giorni seguenti, subito dopo aver incontrato il Comitato economico del Landtag, ha confermato la sua previsione.
Conferme e dubbi
“Non ho la più pallida idea di come si possa inventare un ritardo di sei mesi”, aveva affermato il ministro. “Se non succede nulla al di fuori dall’ordinario, mi aspetto che la produzione cominci entro la fine dell’estate o all’inizio dell’autunno”.
La Gigafactory di Grünheide, alle porte di Berlino, sta vivendo una storia travagliata. Annunciata alla fine del 2019, doveva essere completata in tempi rapidi ed essere operativa a inizio 2021. Ma ha subito i primi rallentamenti a causa della pandemia. In più, la costruzione era stata sospesa temporaneamente perché alcune associazioni ambientaliste, preoccupate dai lavori di bonifica e disboscamento nell’area, avevano presentato un ricorso davanti al tribunale di Berlino.
Aspettando la Model Y
Nell’ultimo episodio di questa telenovela, Tesla ha dovuto fare i conti con la burocrazia tedesca: nei giorni scorsi, infatti, si era sparsa la voce che la Casa fosse stata costretta a modificare l’intero progetto per essere autorizzata a produrre le batterie, allungando i tempi per l’inaugurazione a inizio 2022.
La conferma dei ritardi era data anche dal sito italiano di Tesla. Provando a ordinare una Model Y, la dicitura “Produzione a partire da metà 2021” era stata sostituita da un meno rassicurante “Consegna stimata: fine 2021”. Per il momento, rimane così e i SUV di Elon Musk non sanno ancora quando potranno scaldare i motori. Se così si può dire.