La Gigafactory Texas è pronta. Non sono, la nuova fabbrica statunitense di Tesla ha appena realizzato la prima Model Y della propria storia, e lo ha fatto utilizzando la Giga Press italiana per stampare in un colpo solo (e in un pezzo solo) tutta la parte posteriore della scocca.

Dopo Fremont e Shanghai, dove sono state filmate in azione, anche ad Austin Tesla adotta il rivoluzionario metodo produttivo che permette di risparmiare soldi e tempo. Quello che prima richiedeva infatti settanta componenti diverse che dovevano poi essere assemblate ora viene realizzato in un pezzo unico di circa 130 kg grazie alla più grande pressa al mondo, come ha mostrato su LinkedIn l'ingegnere tedesco Axel Turck.

Aspettando il Cybertruck

La Giga Press è stata avvistata anche in Germania, presso lo stabilimento di Berlino. Ma lì Tesla ha dovuto affrontare una serie di questioni amministrative che hanno rallentato i lavori e stanno facendo slittare l’inaugurazione.

In Texas, invece, le cose sono evidentemente andate lisce e la fabbrica ha avviato la produzione della Model Y. La Giga Press utilizzata per il SUV medio ha una potenza di circa 6.500 tonnellate, ma ad Austin, dove sarà prodotto anche il Cybertruck, entreranno in funzione Giga Press ulteriormente evolute, ancor più grandi, che dovrebbero arrivare intorno agli 8.000 tonnellate.

 

Oltre la piattaforma skateboard

Elon Musk non considera la Giga Press il punto di arrivo. Per il numero uno di Tesla l’idea è quella di arrivare in futuro a produrre le scocche con lo stesso metodo con cui si realizzano i modellini di metallo in scala. E cioè in un blocco unico.

Non sarà esattamente possibile, ma dopo un decennio di piattaforma skateboard, l’idea degli ingegneri della Casa di Palo Alto è quella di arrivare ad avere batterie con funzione strutturale. A quel punto, le Tesla potrebbero nascere con una parte centrale, con pacco batteria incorporato, una parte posteriore e una parte anteriore.