La notizia ad effetto è che il Piaggio One è il primo scooter ad essere stato presentato sul social network Tik Tok. Dietro la sensazionalità del lancio però, c'è uno spunto di riflessione: e se questo e-scooter fosse una chiave di volta come lo fu lo Scarabeo nel 1993? 

Come la Vespa o lo Scarabeo?

La sensazione è che a Pontedera abbiano intuito le potenzialità della mobilità elettrica urbana su due ruote pensandola in ottica generazionale, per aprirsi ad un mercato dedicato ai giovani d'oggi (e non solo) che sta prendendo sempre più piede.

Il Piaggio One ha esordito al Salone di Pechino, ma rispetto alla gloriosa Vespa declinata in chiave elettrica, questo risulta essere un progetto nuovo, precursore di una nuova generazione di mezzi a zero emissioni e a basso costo.

La valutazione si lega a quello che sembrerebbe essere un percorso di respiro globale da parte di un'azienda che proprio in passato, con la stessa Vespa o lo Scarabeo, ha fatto degli scooter uno dei suoi business più redditizi.

La visione è interessante, perché ad ampio spettro verso una branca che può e deve essere valutata per mantenere anche la sostenibilità e l'equilibrio negli investimenti su quello che è un presente prestazionale tra Racing, turismo o mobilità urbana (tradotto: Aprilia, Moto Guzzi, Vespa).

Monopattino Elettrico Piaggio One

Batterie a sgancio rapido

Già, ma al di là delle disquisizioni future, cosa sappiamo di questo Piaggio One? Non molto, ma con ogni probabilità avrà a disposizione la stessa capacità della Vespa Elettrica, dunque 4 kWh. La grande novità confermata - interessante in ottica scooter sharing - è quella dello swap rapido del pacco batterie, per poterle caricare a distanza, o intercambiarle con un modulo carico.

Non deve comunque sorprendere questa scelta tecnica, tanto più che recentemente, la stessa Piaggio è entrata a far parte di un consorzio per lo sviluppo delle batterie e per sviluppare uno standard riguardante le batterie removibili in compagnia di Honda, Yamaha e KTM.

Stile tra passato e futuro

Al di là dunque delle considerazioni a monte, il Piaggio One si mostra con linee che agli amanti degli anni 90 ricorderanno i gloriosi NRG o Zip, soprattutto nelle carenature laterali, mentre il frontale ha forme e prospettive più classiche, meno aggressive. Niente variatore ovviamente, ma un motore collegato direttamente alla ruota.

Da sottolineare anche il bel forcellone posteriore bi-braccio in alluminio, tocco estetico in più da non sottovalutare, così come da non sottovalutare lo spazio sottosella, ricavato dalla mancanza di un serbatoio.

Ulteriori dati non sono stati dichiarati da parte della Casa madre, ma il comunicato ufficiale parla di più versioni, con più potenze ed autonomia dunque differenti.

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