Stellantis non ha mai fatto mistero di vedere in Mirafiori uno snodo chiave per la sua strategia a zero emissioni. Lì del resto viene prodotta la 500 elettrica e ha sede una delle più grandi sperimentazioni al mondo sul vehicle to grid. Adesso però si potrebbe alzare la posta con una Gigafactory che avrebbe riflessi sulla filiera in tutto il Paese.
La questione tiene banco da qualche giorno e adesso da Torino arriva un altro forte impulso. Il Consiglio comunale ha infatti "candidato ufficialmente" lo storico stabilimento piemontese come sede per il nuovo stabilimento dedicato alle batterie del gruppo. La fabbrica andrebbe ad affiancarsi ad altri due impianti equivalenti che Carlos Tavares ha già detto di voler costruire in Francia e in Germania. Questi, saranno gestiti dalla joint venture nata dalla collaborazione di PSA con Total.
Il Comune c'è
La decisione sul luogo in cui sorgerà la terza Gigafactory Stellantis, che sarà presa da Tavares e da John Elkann, arriverà entro la fine dell’anno. L'Italia ha serie possibilità di spuntarla e anche la politica si è dimostrata pronta a remare in questa direzione.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, infatti, la scorsa settimana Ceo e Presidente di Stellantis avrebbero avviato dei colloqui con il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e con altri esponenti del Governo, che avrebbero chiesto rassicurazioni ai vertici aziendali sul ruolo centrale della Penisola nelle strategie del gruppo.
Ora, sullo stesso tema, si aggiunge la presa di posizione ufficiale del Comune di Torino, che nella seduta di ieri 31 maggio ha espresso parere favorevole all’unanimità sulla possibilità di ospitare una fabbrica per la produzione di batterie.
Su 32 consiglieri presenti 32 sono stati sì all’emendamento che ha come prima firmataria Eleonora Artesio. Il documento ribadisce la necessità di armonizzare gli obiettivi del Pnrr con l’impegno di Stellantis nella transizione ecologica, con l’obiettivo dichiarato del gruppo italo-francese di arrivare al 2030 ad avere un mix di vendita nel quale le elettriche pesino almeno il 70%.
Un ambiente fertile
Il Comune di Torino ha spiegato che la nascita di una Gigafactory Stellantis a Mirafiori permetterebbe di sfruttare le competenze scientifiche e le professionalità presenti sul territorio, sia per quanto riguarda il mondo accademico che per quello industriale.
Artesio già in passato aveva sottolineato che: “Solo in Piemonte ci sono 736 imprese attive nel settore della componentistica automotive. Le istituzioni hanno la responsabilità di accompagnarle verso la riconversione all’insegna della sostenibilità e la fabbrica di batterie può giocare un ruolo importante proprio in questo processo di ammodernamento e di avvicinamento al futuro”.
L'Appendino ci crede
Anche la sindaca di Torino Chiara Appendino crede che Torino possa assumere un ruolo centrale sul tema dell'auto elettrica. Dal canto proprio, ha espresso anche preoccupazione per il fatto che buona parte delle risorse del Recovery Fund potrebbe essere messa a bando: “Occorre fare rete con tutti gli interlocutori del territorio – ha dichiarato – per favorire la nascita di un ecosistema dell’elettrificazione a Torino”.
Il Piemonte, che già vedrà la nascita della Gigafactory di Italvolt, potrebbe così avere un ruolo sempre più centrale e riaffermarsi come capitale italiana dell’automobile (anche) del futuro.