L’Europa aggiunge altre tessere al mosaico del Green Deal, il grande piano di Bruxelles per portare il Vecchio Continente alle zero emissioni entro il 2050. La Commissione Ue ha varato infatti 11 nuovi partenariati per colorare la ricerca e lo sviluppo di verde grazie a un'ingente iniezione di risorse.
Queste speciali partnership saranno attive nel periodo 2021-2030. Impegneranno imprese pubbliche e private che, insieme all’Unione, investiranno complessivamente 22 miliardi di euro. Quattro delle nuove alleanze interessano la mobilità sostenibile sotto diversi aspetti, compreso quello delle batterie.
Dal cloud ai trasporti
L’obiettivo dei partenariati è fornire soluzioni innovative su larga scala nei settori più difficili da decarbonizzare, come i trasporti marittimi e la siderurgia, o per sviluppare e usare batterie ad alte prestazioni, combustibili sostenibili, strumenti di intelligenza artificiale, tecnologie digitali, robotica e altro. Gli 11 partenariati sono elencati qui sotto. L’ottavo e i successivi riguardano in particolare la mobilità.
- Partenariato per il cloud europeo della scienza aperta. Mira a creare, entro il 2030, un ambiente virtuale per consentire ai circa 2 milioni di ricercatori europei di archiviare, condividere e riutilizzare i dati della ricerca.
- Partenariato europeo per l'intelligenza artificiale, i dati e la robotica, che stimolerà l’innovazione e l’uso di queste tecnologie.
- Partenariato europeo per la fotonica (tecnologie basate sulla luce), con l’obiettivo di accelerare le innovazioni fotoniche e promuovere la creazione di posti di lavoro.
- Partenariato europeo per l’acciaio pulito. Sostiene la trasformazione dell’industria siderurgica in un’industria a zero emissioni di carbonio.
- Partenariato europeo per il Made in Europe, per una produzione sostenibile secondo i principi dell'economia circolare.
- Partenariato europeo - Processes4Planet. La sua prospettiva è che le industrie europee usino di più le tecnologie a basse emissioni di carbonio.
- Partenariato europeo per un ambiente costruito sostenibile incentrato sulle persone (Built4People). Si basa sulla costruzione edifici e infrastrutture a basse emissioni di carbonio e consumo di energia.
- Partenariato europeo per il trasporto su strada a emissioni zero (2ZERO). Mira ad accelerare lo sviluppo di trasporti a zero emissioni con un approccio che sostiene un trasporto stradale pulito e a impatto climatico zero.
- Partenariato europeo per la mobilità connessa, cooperativa e automatizzata. Vuole accelerare lo sviluppo di queste tecnologie.
- Partenariato europeo per le batterie: verso una catena del valore europea competitiva per le batterie industriali. Mira a sostenere lo sviluppo di un ecosistema europeo di ricerca e innovazione per gli accumulatori.
- Partenariato europeo per il trasporto per vie navigabili a emissioni zero. Questa partnership deve essere il punto di partenza dell’Ue per guidare la trasformazione del trasporto marittimo e su tutte le vie navigabili.

Il puzzle europeo
La Commissione ha già adottato gli 11 memorandum d’intesa, che verranno firmati ufficialmente durante una cerimonia il 23 giugno, in occasione delle Giornate europee della ricerca e dell'innovazione.
Questa è solo l’ultima di diverse iniziative lanciate per avere un’Europa carbon neutral a metà del secolo. Un mese fa, per esempio, è stato lanciato il piano “Towards zero pollution for air, water and soil (Verso l’inquinamento zero nell’aria, nell’acqua e nel suolo)”. E pochi giorni dopo, è stata annunciata la rivoluzione di luglio su elettriche e idrogeno. Il puzzle continua così a prendere forma.