L'impegno sottotono del G7 su decarbonizzazione e mobilità ha scontentato molti e le Case auto che puntano di più sull'elettrico si sentono per così dire "tradite" nella lotta ai cambiamenti climatici. È il caso del Gruppo Volkswagen, che ha espresso un certo disappunto su Twitter attraverso il suo numero uno.
Il Ceo, Herbert Diess, ha bacchettato i leader del mondo per non aver fissato la data del phase out - cioè la messa in pensione - del carbone, la fonte fossile più impattante sull'ambiente.
Wolfsburg non ci sta
“Non è abbastanza – è lo sfogo in un tweet, con tanto di tag al profilo del G7 e al premier britannico Boris Johnson –. Risultato deludente. Dobbiamo abbandonare il carbone molto prima! I veicoli elettrici sono la chiave per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030. Ma hanno senso solo con energia verde, lasciare che funzionino a carbone è un’assurdità normativa”.
Sotto al post, il Ceo ha allegato un articolo che elenca 5 conclusioni da trarre dopo l’incontro in Cornovaglia. Il paragrafo “Nessun obiettivo sul carbone” è in cima alla breve lista e definisce il meeting dei giorni scorsi come “l’occasione persa più clamorosa”.
L’impegno di VW
Corteggiato in passato da Mr Musk per un ruolo in Tesla, Diess guida una delle Case più impegnate al mondo nella transizione verso le zero emissioni. Volkswagen ha previsto di essere carbon neutral entro il 2050 e di avere almeno una versione green per ogni modello entro il 2030, quando avrà già lanciato 70 full electric e 60 plug-in. VW è anche molto attiva per la realizzazione di nuove Gigafactory per batterie in Europa.
Questo spiega la delusione del Ceo verso il G7, che invece di stabilire una data di scadenza alle vendite di benzina e diesel, come ipotizzato in un primo momento, non ha neanche fissato un target minimo sulla produzione di auto elettriche, limitandosi invece a un generico impegno sul fronte dei trasporti.