Elon Musk l’ha promesso con un tweet: “Apriremo la rete Supercharger ad altri veicoli elettrici entro la fine dell’anno”. Una mossa che ha fatto piacere a tanti automobilisti green, ma che potrebbe fare contenti anche gli azionisti Tesla, perché le previsioni di guadagno dall'operazione sono potenzialmente molto alte.

È Goldman Sachs a fare una stima: “Aprire la propria rete sarebbe un’opportunità importante mano a mano che la flotta di veicoli elettrici crescerà, soprattutto se Tesla dovesse far pagare di più per i proprietari non Tesla”. Secondo la banca d’investimenti, si va oltre i 25 miliardi di dollari l’anno. Non esattamente bruscolini.

Come è stato calcolato

Il calcolo si basa su diversi parametri. Prima di tutto la capillarità dei Supercharger, presenti in tutto il mondo, con più di 3.000 stazioni e circa 25.000 punti di ricarica totali. C’è poi da considerare che la rete crescerà nel tempo, di pari passo con i veicoli elettrici, fino a raggiungere i 500.000 caricatori complessivi.

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Ancora, Goldman Sachs stima costi di ricarica medi poco sopra i 10 dollari, includendo anche i "rabbocchi" veloci, per un totale che quindi potrebbe addirittura superare secondo la banca d'affari i 25 miliardi di dollari all'anno. 

Prima sì, poi no, ora sì

La cifra, ci viene da dire, sarà comunque molto variabile in realtà, perché dipende da tanti fattori. Inclusi i possibili accordi da prendere con le singole Case auto per consentire l'accesso ai Supercharger. La cosa certa è che l’operazione potrebbe portare ulteriore liquidità nelle tasche di Elon Musk e soci, che avrebbero preso la decisione di aprire la rete Supercharger solo nei giorni scorsi.

Una decisione certamente non facile, perché il poter contare su una rete dedicata è sicuramente sempre stato fino ad oggi un plus notevole per la Casa di Palo Alto rispetto alla concorrenza. E molti utenti che hanno scelto Tesla proprio per questo - come abbiamo osservato nei giorni scorsi sui social - potrebbero non essere contentissimi della decisione.

La notizia era filtrata già un mese fa, dopo una richiesta in Germania, ma Tesla aveva parzialmente ritrattato. Fino alla promessa dell’altro ieri. Nel frattempo, dopo aver raggiunto anche il Sud Italia e le Isole, i caricatori della Casa si preparano all’aggiornamento per portarsi ai 300 kW di potenza. A questo punto, non possiamo che aspettare su questo fronte la prossima mossa di Musk,