Rivian è pronta al debutto. Sul mercato e in Borsa. E per mostrare la bontà dei propri prodotti, con evidenti benefici in entrambi gli ambiti, è da un po’ che è impegnata in una serie di video promozionali. Oggi arriva l’ultimo della serie: un guado pazzesco in cui il pick-up avanza con l’acqua all’altezza del cofano anteriore.

RJ Scaringe, ceo della startup americana, è spesso impegnato in prima persona nel divulgare e commentare i filmati. È lui che vuole puntare sulla versatilità dei suoi mezzi e sulla loro capacità di affrontare situazioni di guida offroad. Tanto Elon Musk sta puntando sulle prestazioni pure, tanto Scaringe spinge sul fatto che i suoi mezzi – il pick-up R1T e il SUV R1S – sono ideali per il tempo libero e la vita all’aria aperta.

Guado da record

Ma torniamo al video pubblicato da Rivian. Nel breve filmato si vede un R1T di colore verde metallizzato avanzare nell’acqua "fino al collo". O quasi. Cioè, si sa (per quanto sia strano pensare che sotto il pianale hanno un’enorme batteria) che le auto elettriche sono più adatte ad affrontare fiumi e guadi; questo perché la meccanica, sigillata rispetto all’esterno, non rischia di imbarcare acqua come accade invece sulle auto termiche, che devono garantirsi sempre tanta aria per l’aspirazione del motore e non possono permettersi di far entrare acqua dal terminale di scarico.

La Casa - interna alla galassia Amazon - afferma che il Rivian R1T è in grado di superare guadi profondi fino a 0,91 metri, e nel video, considerando che l’acqua arriva a coprire i fari anteriori. Addirittura c’è chi afferma che per questa prova il livello dell’acqua sia stato portato a 1,15 metri. Sarebbe davvero un valore record. Il mezzo è in consegna a settembre (inizialmente era stato programmato per luglio): manca poco, quindi, per vedere se qualche temerario neoproprietario si lancerà Oltreoceano in acque altrettanto profonde.

 

Una IPO da 80 miliardi di dollari

Intanto, il 2021 per Rivian non sarà solo l’anno del debutto sul mercato ma anche quello dello sbarco a Wall Street. La Casa di Normal, Illinois, avrebbe infatti depositato la documentazione per avviare una IPO entro la fine di dicembre. Visto l’interesse intorno al marchio, che è stato largamente finanziato da magnati del calibro di Jeff Bezos, l’operazione dovrebbe aggirarsi intorno agli 80 miliardi di dollari (Tesla andò poco sopra i 220 milioni di dollari, ma fa ancor più effetto pensare che Volkswagen oggi sia a 125 miliardi, cioè, appena il 50% in più).

Si tratterebbe dell’ennesima mossa in una campagna espansionistica che sta portando Scaringe e soci verso la costruzione di una seconda fabbrica in Texas, verso la ricerca di un sito adatto per costruire uno stabilimento in Europa e verso l’ampliamento della gamma con modelli che saranno destinati proprio al Vecchio Continente.

Elon Musk non ci sta

Elon Musk, che da dominatore assoluto della scena a zero emissioni, soprattutto in patria, ora si guarda da avversari del calibro di Rivian o di Lucid Motors, non è riuscito a tenere a freno la lingua e ha punzecchiato a più riprese proprio Scaringe e i suoi.

 

Alle accuse di "furto di capitale umano" di qualche tempo fa è passato a frecciatine sul progetto della fabbrica in Texas, affermando che prima di fare un secondo stabilimento sarebbe meglio che il primo fosse in funzione, e sulla IPO, domandandosi come sia possibile che un'azienda che non ha ancora venduto un'auto si quoti in Borsa con una capitalizzazione di 80 miliardi di dollari.