Eccoli, i Tesla Supercharger aperti a tutti. La Casa ha diramato una comunicazione sul proprio sito ufficiale in cui annuncia l’avvio di un progetto pilota che consente l’accesso alla propria rete di ricarica anche a veicoli elettrici di altri marchi. Si parte in dieci stazioni nei Paesi Bassi.
La Casa avvia la sperimentazione di questa pratica per valutare come varieranno gli accessi e i tempi di attesa presso ognuna delle stazioni coinvolte al fine di raccogliere dati e pareri da parte degli utenti in vista di un’apertura definitiva della propria rete Supercharger.
Un progetto in espansione
Chiunque guidi un veicolo non Tesla e voglia recarsi a ricaricare la propria auto elettrica presso una delle stazioni che prendono parte al progetto pilota non dovrà far altro che scaricare sul proprio telefonino l’app della Casa di Palo Alto (versione 4.2.3 o successiva) e utilizzare quella come interfaccia. Per ora, però, l’accesso sarà limitato ai soli automobilisti olandesi. I proprietari di un’auto elettrica non Tesla che non abbiano la residenza nei Paesi Bassi, anche se in visita nello Stato, non potranno ricaricare la propria vettura presso i Supercharger. Questo, almeno, in un primo momento.

Nelle intenzioni della Casa c’è la volontà di allargare progressivamente il progetto pilota ad altre stazioni e ad altri Stati. I punti di ricarica che saranno “aperti” alle auto non Tesla saranno scelti proprio in base ai dati raccolti in queste prime 10 stazioni, al fine di mantenere alta la qualità del servizio e di capire quali requisiti devono avere le stazioni Supercharger per essere compatibili con accessi consentiti a tutti. Tesla ha deciso di aprire l’accesso ai Supercharger a tutti i veicoli elettrici principalmente per due motivi.
- Sfruttare la più grande rete di ricarica al mondo per incrementare i guadagni.
- Ampliare il bacino di utenza e le entrate la Casa per accelerare la diffusione di Supercharger nel mondo, consolidando la propria posizione di leader in tema di infrastruttura. Goldman Sachs, a questo proposito, ha stimato che la Casa possa arrivare a guadagnare addirittura 25 miliardi di dollari all'anno.
Tariffa fissa (0,59 €/kWh) o abbonamento
Da Palo Alto ci tengono a specificare che però la qualità dell’esperienza di ricarica di chi guida una Tesla resta prioritaria e che non ci sarà un’apertura indiscriminata delle stazioni se questa porterà i conducenti Tesla a usufruire di un servizio peggiore.
Elon Musk e soci, a tal riguardo, ci tengono a sottolineare che chiunque guidi una Tesla avrà inoltre accesso alle reti Supercharger a condizioni agevolate, mentre per gli altri la Casa praticherà tariffe che includano i costi aggiuntivi sostenuti per apportare le modifiche necessarie per supportare la ricarica di un’ampia gamma di veicoli. Dalle prime testimonianze uscite in rete, pare che il costo sia pari a 0,59 euro a kWh. Per gli utenti non Tesla sarà possibile sottoscrivere abbonamenti a 13 euro al mese per avere accesso a prezzi inferiori.
I primi "test"
Neanche il tempo di dare l'annuncio che i Supercharger interessati dal progetto sono stati presi d'assalto da automobilisti di auto non Tesla. Ford Mustang Mach-E, Porsche Taycan e Polestar 2: tra Twitter e YouTube sono tanti i post e i filmati già in rete.
In particolare, interessante è il video di Inse van houts, che ha provato a ricaricare presso un Supercharger una Taycan e una Hyundai Ioniq EV. Dopo aver trovato qualche difficoltà nell'inserire la spina a causa del diverso design della presa della sua auto, ha commentato positivamente l'esperienza, spiegando come una volta scaricata l'app e inseriti i propri dati le modalità di avvio della ricarica siano molto semplici. La Casa dà 2 minuti di tempo da quando si prenota la colonnina a quando si collega fisicamente l'auto alla colonnina.
La youtuber ha commentato positivamente l'esperienza, spiegando anche che la possibilità di sottoscrivere un abbonamento che può essere cancellato di mese in mese permetterà a tanti automobilisti non Tesla di sottoscriverlo per un periodo limitato, magari per andare in vacanza, e poi di disdirlo".
L’accesso ai Supercharger, durante questo progetto pilota, sarà consentito ai soli veicoli dotati di connettore CCS. Se una colonnina ha due cavi, le auto non Tesla potranno ricaricare solo con il connettore CCS. Queste le stazioni olandesi dove la sperimentazione ha inizio:
- Sassenheim
- Apeldoorn Oost
- Meerkerk
- Hengelo
- Tilburg
- Duiven
- Breukelen
- Naarden
- Eemnes
- Zwolle