Va avanti il progetto Atlante di Stellantis, NHOA e Free2Move eSolutions, lanciato a luglio per creare la più grande rete di ricarica rapida nel Sud Europa, precisamente in Italia, Francia, Spagna e Portogallo.
Dopo l’inaugurazione della prima stazione in Piemonte a metà ottobre, le tre società hanno già individuato oltre 700 siti dove verranno installate altre colonnine: il 10% di questi è già in fase di sviluppo, si trova principalmente in Italia e verrà reso operativo entro i prossimi sei mesi.
I numeri di Atlante
Con questo annuncio, vengono anche ricordate le caratteristiche di Atlante: la vasta rete di ricarica messa in cantiere conterà 5.000 punti di rifornimento nel 2025 e oltre 35.000 nel 2030. I caricatori saranno tutti fast o ultrafast, connessi alla rete con la tecnologia Vehicle-to-grid (V2G) e alimentati da energia rinnovabile, grazie a pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo con batterie di second-life.
La potenza raggiunta varierà da un minimo di 100 kW a un massimo di 175 kW e garantirà “condizioni di vantaggio per i clienti Stellantis”, come tiene a sottolineare lo stesso gruppo. Le colonnine sorgeranno principalmente vicino a nodi stradali importanti e in aree urbane molto popolate.

“Opportunità unica”
Stellantis, NHOA e Free2Move eSolutions vogliono fare così la propria parte in aiuto di Fit for 55 e superare i problemi denunciati da Acea, che proprio nei giorni scorsi ha evidenziato la scarsa diffusione delle infrastrutture per la ricarica fast in Europa, con soli 25.000 caricatori ad alta potenza sui 225.000 installati.
“La diffusione dell’infrastruttura di ricarica pubblica è fondamentale per aiutare i clienti a scegliere di guidare un veicolo elettrico”, ricorda Anne-Lise Richard, Head of Global e-Mobility di Stellantis, che aggiunge: “Si tratta di un progetto ambizioso, che va nella direzione auspicata per l’alimentazione delle batterie dei veicoli elettrici ed elettrificati”.
Anche Roberto Di Stefano, amministratore delegato di Free2Move eSolutions, è entusiasta: “Il nostro progetto e le installazioni di ricarica fast nell’Europa Meridionale sono il passo necessario per permettere alla mobilità elettrica di svilupparsi e consentire spostamenti ad ampio raggio senza essere costretti a lunghe attese per ricaricare prima di riprendere il viaggio. Si tratta di un’opportunità unica di crescita e sviluppo, in quanto praticamente tutta la rete di ricarica rapida ‘on-the-go’ deve ancora essere sviluppata”.
Il suo commento va a braccetto con quello di Carlalberto Guglielminotti, amministratore delegato di NHOA: “La conferenza Cop26 appena conclusa ha evidenziato ancora una volta l’urgenza di focalizzare l’impegno globale verso la diffusione delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica”. Atlante “risponderà in modo tangibile a queste necessità, offrendo punti di ricarica sostenibili, che funzionano come micro-reti per consentire al sistema elettrico europeo di introdurre sempre più rinnovabili a beneficio del nostro pianeta”.