Prosegue il cammino verso la costruzione e l’apertura della Gigafactory piemontese che sorgerà a Scarmagno. L’ultimo passo Italvolt l’ha compiuto con l’entrata in Eurobat, l’associazione europea dei produttori di batterie con sede a Bruxelles.

Lars Carlstrom, fondatore della società che avvierà la produzione di batterie in Piemonte e che conta di essere operativo entro il 2024, ha dichiarato: “Essere membro di Eurobat ci consente di far leva sull’esperienza e sulla competenza di un’importante associazione europea, rendendo più agevole il dialogo con le istituzioni e gli esponenti politici dell’Unione Europea”.

L’Italia c’è

In un post pubblicato sul proprio profilo LinkedIn, Carlstrom ha aggiunto oggi che l'Italia è attualmente uno dei Paesi più veloci nella nuova industrializzazione. Riunisce Gigafactory e supply chain in un ecosistema strutturato creato dai fornitori automobilistici della Motor Valley e del distretto piemontese, che rende il sito di Scarmagno un luogo ideale per costruire una nuova era per l'industria italiana.  

Anche Eurobat conferma la soddisfazione dell’accordo raggiunto con Italvolt, segnale positivo della trasformazione del contesto industriale italiano che consolida la propria posizione di rinnovamento verso un comparto votato alla decarbonizzazione.

 

L'importanza di fare rete

Italvolt, dopo aver individuato nell’area ex-Olivetti alle porte di Ivrea il terreno ideale per la costruzione della nuova Gigafactory (la cui progettazione dal punto di vista architettonico è stata affidata a Pininfarina), ha stretto importanti accordi per arrivare ad aprire i cancelli dello stabilimento.

Tra le aziende coinvolte nell’iniziativa, che dovrebbe creare circa 4.000 posti di lavoro, c’è anche ABB, che si occuperà dell’organizzazione della produzione e della gestione dei dati, e la francese Equans, che si occuperà della digitalizzazione dei processi produttivi.