Se all’inizio soprattutto, ma oggi le cose non sono cambiate di molto, gli sforzi per realizzare vetture elettriche più efficienti si concentravano sulle batterie, da qualche tempo a questa parte, pur con le batterie ancora al centro della ricerca, sono tanti gli ambiti in cui si lavora per progredire a livello tecnologico sulle auto a zero emissioni.

La britannica Ricardo ha iniziato a sviluppare motori elettrici con avvolgimenti in alluminio dedicati ad auto elettriche di piccole dimensioni. Ed è una bella novità, visto che di solito gli avvolgimenti dei motori elettrici tradizionali è solitamente in rame e l’alluminio è usato solo per le barre dei motori a induzione.

Leggerezza ed efficienza

I vantaggi sono molteplici. Prima di tutto l’alluminio è più leggero del rame. È vero che ha una conduttività minore di circa il 30% inferiore, quindi richiede avvolgimenti un po’ più grandi. Ma rappresenta una valida alternativa se si ha la necessità di ridurre al massimo le masse.

Dal punto di vista dell’efficienza, inoltre, alluminio e rame si equivalgono. Con i moderni sistemi di propulsione ad alta potenza il rame ha perdite maggiori dell’alluminio in corrente alternata. Disperde di più, invece, in corrente continua, ma avvolgimenti realizzati con i due metalli, nella somma delle due, non hanno differenze rilevanti. L’alluminio, però, ha una migliore capacità termica del rame, e quindi regge potenze maggiori prima di subire un surriscaldamento.

 

Una questione economica e ambientale

Caratteristiche tecniche a parte, l’alluminio è molto più diffuso del rame. Ed è anche più facile da estrarre. Le due cose, sommate, lo rendono anche più economico.

Infine, l’alluminio è più facile da riciclare. Il rame, invece, quando lo si prova a recuperare, è più facile che si contamini e richiede quindi un processo più complesso e più costoso che permetta di riutilizzarlo in altre applicazioni.