Londra fa sul serio nella lotta all’inquinamento in città. Dopo aver allargato la ultra-low emission zone (Ulez) a ottobre, arrivando a coprire buona parte della capitale, il sindaco Sadiq Khan vuole andare fino in fondo e ampliare ancora la zona.

Si tratta di un’area in cui i veicoli più vecchi e inquinanti pagano una tassa di 12,5 sterline al giorno per entrare e circolare. L’idea per l’anno prossimo è di portare i confini ovest-est dall’aeroporto di Heathrow ad Upminster e quelli nord-sud da Enfield a Biggin Hill: in pratica, tutta la Greater London, per una superficie oltre quattro volte superiore a ora.

Net zero nel 2030

Il primo cittadino ha chiesto alla Transport for London (TfL), autorità dei trasporti locale, di valutare la proposta, che si sposerebbe con l’obiettivo di trasformare Londra in una città a zero emissioni entro il 2030, stessa data del phase-out nel Regno Unito.

Se la TfL darà l’ok al sindaco, nella Ulez allargata dovrebbero valere gli stessi limiti attuali, che impongono il pagamento alle auto a benzina con classe ambientale fino a Euro 3, alle auto diesel fino a Euro 5, alle moto fino a Euro 2 e ad autobus e camion fino a Euro 5.

Electrical cars using public London chargers on pavement

L’amministrazione Khan non ha specificato il numero di londinesi interessati dalla proposta, ma l’autorità dei trasporti ha già stimato che l’82,5% dei veicoli in periferia sarebbe in linea con il piano. A quel punto, molti abitanti della capitale potrebbero pensare di più ad auto elettriche, mezzi pubblici, bici e monopattini.

Incentivi in arrivo

L’obiettivo è proprio di spingere la cittadinanza a passare alla mobilità sostenibile o muoversi a piedi. “Nonostante i progressi fatti negli ultimi anni – ha spiegato il sindaco – c’è ancora troppo inquinamento atmosferico, che danneggia permanentemente i polmoni dei giovani londinesi e provoca migliaia di morti ogni anno”.

Khan ha poi fatto notare che, nonostante “quasi la metà dei londinesi non possieda un’auto”, è ancora molto ampia la fetta di popolazione che “sente in modo sproporzionato le conseguenze dannose causate dai veicoli inquinanti”.

Per aiutare i cittadini nel passaggio alle zero emissioni, il sindaco ha promesso il sistema di incentivi “più grande possibile”, pur ammettendo che un progetto del genere richiederebbe un finanziamento dal Governo nazionale. Cosa che aveva già fatto capire quando ha lanciato il piano per la prima volta.