L’aumento dei prezzi delle materie prime è una realtà con cui, ormai, ci confrontiamo ogni giorno. Gli effetti si sentono già su diversi beni e, poco a poco, stanno arrivando a pesare anche sulle batterie per auto elettriche. Adesso, agli allarmi lanciati nei mesi scorsi, si aggiunge quello dell’istituto di ricerca coreano SNE Research.
E le cifre riportate non sono affatto confortanti, perché parlano di rincari, da parte dell’industria in Corea, che vanno dal 30% al 40% in più dei circa 150 dollari a kilowattora del 2021. Da quando vedremo quest’impennata? Entro i prossimi 2-3 anni.
Nessuna escluso
“Di recente – svela i retroscena James Oh, vicepresidente esecutivo di SNE, durante un seminario a Seoul – abbiamo avuto un incontro con i produttori di celle coreani che ci ha portato a modificare le prospettive per i prezzi delle batterie utilizzate nelle auto elettriche. Dicono che, molto probabilmente, aumenteranno entro il 2024 o il 2025”.
Le aziende, in realtà, non hanno dato dettagli sulle cifre, ma è Oh a specificare che, in base alle loro previsioni, si arriverà al 40%. Dal litio al nichel, passando al cobalto e al manganese, quasi tutti i minerali saranno protagonisti di questa fase negativa, che avrà ripercussioni a cascata sulle celle e sulle vetture a zero emissioni.
Altri problemi (e soluzioni)
Ma non finisce qui, perché le cose potrebbero persino andare peggio per le batterie allo stato solido. Nello stesso seminario, infatti, il vicepresidente di LG Energy Solution, Jay Kim, ha segnalato che i costi potrebbero aumentare addirittura del 100%.
“Le batterie a stato solido a base di elettroliti di solfuro – spiega – sono estremamente costose rispetto ad altri tipi perché richiedono molto litio. I prezzi degli elettroliti di solfuro potrebbero raddoppiare rispetto a livelli dell’anno scorso”.
Una volta capiti i problemi, quali sono le soluzioni proposte? Oh ha rivelato che le Case stanno spingendo i partner coreani a produrre più celle prismatiche rispetto a quelle a sacchetto (pouch) e di stipulare nuovi contratti a lungo termine.
Fonte: Bloomberg via Automotive News Europa