La tecnologia delle batterie agli ioni di litio è sempre la stessa – o giù di lì – da parecchi anni a questa parte. Le aziende hanno lavorato per mettere a punto formule chimiche più efficienti, per progettare architetture migliori, per allungare la vita utile delle celle e per abbassare i costi.

E pian piano, con una scoperta in questo ambito e una scoperta in quello, sono arrivate a prodotti che, guardandosi indietro, sono completamente diversi da quelli che erano in commercio una decina di anni fa o poco più.

Una densità 8 volte maggiore

Un dato, più di altri, fa scalpore. Secondo quanto affermato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America, le batterie agli ioni di litio prodotte nel 2008 avevano una densità media di 55 wattora per litro. Nel 2020 sono arrivate a 450 wattora per litro di media.

Oggi, anche solo una batteria litio ferro fosfato, che grazie alla composizione chimica consente un considerevole abbassamento dei costi di produzione, arriva a 5-7 volte la densità media delle batterie agli ioni di litio del 2008. E stiamo parlando di batterie con chimica standard NMC, nichel-manganese-cobalto.

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Valori record

E se il valore di 450 Wh/l rappresenta una media oggi, domani i numeri cresceranno ancora. Samsung, ad esempio, ha appena affermato di aver realizzato una batteria agli ioni di litio con catodo al 91% di nichel che arriva ad avere una densità di 670 Wh/l. E grazie all’assenza di cobalto, ha anche prezzi più bassi.

Enovix, addirittura, ha prodotto un prototipo di batteria con anodo in silicio 3D che arriva a 900 Wh/l di densità. L’azienda californiana ha raccolto 45 milioni di dollari di finanziamento per arrivare a produrre questo tipo di batteria in grandi volumi. L’idea è quella di mettere questo accumulatore in commercio entro il 2025.