Per Tesla non è mai il momento di riposarsi. Neanche dalle parti di Giga Berlin, nonostante abbia aperto ufficialmente battenti appena due mesi fa. Importanti manovre sono infatti in corso nel primo stabilimento europeo di Elon Musk e soci. L’obiettivo? Rendere la gigafactory ancora più grande.

Lo riporta la testata tedesca Rbb, che parla della volontà di acquistare un terreno da 100 ettari adiacente all’attuale proprietà, di 300 ettari. Intanto, il primo passo ufficiale sarebbe stato già compiuto, con la presentazione della domanda di ampliamento alle istituzioni locali.

La mossa di Tesla

“Mercoledì – scrive il quotidiano – è iniziata ufficialmente l’espansione dello stabilimento Tesla a Grünheide. Secondo le informazioni di Rbb, il costruttore statunitense ha in programma di espandere la sua location a est di circa 100 ettari. Tuttavia, il piano di sviluppo (piano B) per quest’area deve essere modificato. La Casa americana di auto elettriche ha ora presentato la domanda, come confermato dal sindaco di Grünheide, Arne Christiani:

‘Il comune di Grünheide ha sottoposto domanda per avviare una procedura sul piano B nelle immediate vicinanze degli attuali 300 ettari’”.

Tesla Giga Berlin: Assemblea generale
Produzione a Tesla Giga Berlin

Il futuro di Giga Berlin

Dalle parole del primo cittadino, pare che l’approvazione delle modifiche sia solo una formalità, sulla quale il Consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi all’inizio della prossima settimana. Ci vorrà però del tempo prima che tutte le carte vengano messe in regola. Si parla di circa un anno.

Poi, Tesla potrà mettere a punto i suoi piani, che mirano a una maggiore integrazione verticale per limitare l’esposizione ai problemi della catena di approvvigionamento, a un aumento della produzione fino a 1 milione di vetture all’anno e a favorire le forniture, dando una soluzione in più ai partner, visto che l’appezzamento si trova tra la linea ferroviaria RE1 e le strade statali L23 e L38.

Stando alle prime voci, il costruttore starebbe sborsando circa 13 milioni di euro per mettere le mani sul terreno, in larga parte di proprietà dello Stato di Brandeburgo. Progetti simili sono in corso anche a Giga Shanghai, dove la Casa vuole un secondo impianto.