Corsi e ricorsi storici: se vuoi progettare un’auto sportiva devi passare dalla Motor Valley. Negli anni lo hanno capito in tanti, che in Emilia Romagna hanno investito pesantemente, lo ha capito Mate Rimac, che durante un talk nell’ambito della Motor Valley Fest in cui era ospite insieme al presidente di Ducati Claudio Domenicali, ha dimostrato tutto il suo interesse proprio nella regione italiana dei motori per antonomasia.

Durante l’evento, parlando di come l’Europa possa provare a recuperare terreno nei confronti di Cina e Stati Uniti, Mate Rimac ha spiegato l’importanza della creazione di un sistema di aziende in grado di fare rete per fare innovazione.

L'unione fa la forza

Il ceo di Bugatti-Rimac, che comunque è protagonista di una storia imprenditoriale di assoluto successo, ha raccontato di come non sia stato facile riuscire a creare un polo d’eccellenza sull’auto elettrica in Croazia (Rimac ha sede a Zagabria) e di come si siano dovute superare le difficoltà incontrate per radunare in azienda le competenze necessarie a raggiungere gli obiettivi prefissati.

A questo proposito, ha anche detto che per proseguire nel cammino di espansione della  Casa che guida, ha intenzione di aprire un centro di Ricerca e Sviluppo proprio nella Motor Valley. Dalle sue parole si è intuito che la mossa non è pensata al fine di depredare talenti locali, bensì di calarsi in un ecosistema fertile e di sfruttare le eccellenze presenti sul territorio per una crescita comune.

Rimac Nevera

Una mossa già vista

Questo, ha detto Mate Rimac, perché i cervelli sono una risorsa preziosissima in questa fase di cambiamento e possono accelerare i processi di transizione. È un ragionamento analogo a quello fatto da tanti anni fa da Pagani e da Bugatti (quella dell’era di Romano Artioli e della EB110 costruita a Campogalliano), che proprio di trasferirsi nella Motor Valley decisero quando intrapresero le rispettive avventure imprenditoriali a tema supercar.

Oltretutto, oggi più che allora, nella terra dei motori si possono sfruttare sia le capacità di artigiani e tecnici che lavorano nel mondo delle quattro ruote da decenni sia le nuove professionalità che si formano nelle università e negli istituti di ricerca presenti in zona, Motorvehicle University of Emilia Romagna (Muner) in testa, che hanno compiuto sforzi consistenti per interfacciarsi e interagire con il mondo del lavoro.

A proposito. In attesa di sviluppi sul centro R&D appena annunciato, ricordiamo che Mate Rimac già ha attinto a talenti cresciuti nella Motor Valley, il suo CTO Emilio Scervo, infatti, nella sua lunga e variegata carriera, ha lavorato anche 7 anni in Ferrari ricoprendo il ruolo di direttore dei progetti a motore centrale per la Casa del Cavallino. 

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