Il Sacro Graal dell'auto elettrica oggi è rappresentata dalle batterie allo stato solido: una tecnologia che secondo molti può cambiare radicalmente le carte in tavola, incidendo in modo decisivo su autonomia e tempi di ricarica. Con un ostacolo non da poco: ad oggi i costi di produzione sono ancora proibitivi rispetto alle consuete celle agli ioni di litio.
Un limite a cui stanno lavorando moltissime realtà, in una corsa per il primato tecnologico finita sotto la lente del quotidiano economico giapponese Nikkei, che ha esaminato le domande di brevetto per lo stato solido depositate negli ultimi 20 anni all'Organizazzione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. L'indagine rivela come a spingere più degli altri in questa direzione siano i colossi asiatici, con le aziende del Sol Levante in prima fila.
I pionieri dello stato solido
Davanti a tutti c'è Toyota, con 1.331 brevetti depositati. Panasonic e Idemitsu Kosan completano il podio, seppur distanziati, rispettivamente con 445 e 272 brevetti.
La prima azienda non giapponese in questa speciale classifica è Samsung, che detiene il 4° posto e spezza in parte un dominio che vede le realtà nipponiche presenti in 6 posizioni di questa particolare Top 10. Se i piani verranno rispettati, Toyota potrebbe far esordire la sua prima auto con batterie allo stato solido prima del 2025, mentre Honda e Nissan hanno fissato l'obiettivo nel secondo quinquennio della decade.
Sud Corea e Cina
Il dominio di Toyota, che nel 2020 è stata la prima a presentare un prototipo di veicolo elettrico con batterie allo stato solido, e che ha avuto una crescita costante dei brevetti negli ultimi anni, è minato dall'arrivo di player sud-coreani e cinesi.
I primi sono capitanati da LG Chem, che tra il 2016 e il 2020 è riuscita a triplicare il numero di brevetti depositati e sta puntando molto nella ricerca in questa direzione e avrebbe raggiunto giù dei primi ottimi risultati nelle sperimentazioni.
Le aziende cinesi, dal canto loro, aiutate da fondi statali particolarmente generosi, stanno cercando di investire pesantemente nelle batterie allo stato solido per conservare anche su questa tecnologia la leadership assunta nelle celle agli ioni di litio.
L'Occidente insegue
Se le grandi potenze asiatiche dettano i ritmi, anche in Occidente si cerca di stare al passo: Ford e BMW puntano alla fornitura delle batterie della startup americana Solid State, mentre il Gruppo Volkswagen ha puntato su QuantumScape per arrivare al 2025 con la prima auto elettrica dotata di questa tecnologia.
L'auspicio è che anche l'Italia possa fare la sua parte in questa gara tecnologica, come rivelato da Claudio Domenicali, AD di Ducati, nella nostra intervista al Motor Valley Fest e porre le basi per la super batteria dedicata ai mezzi ad alte prestazioni.