Secondo le informazioni raccolte da uno dei più attivi tra gli hacker della comunità di appassionati Tesla, la Casa starebbe preparando un'evoluzione del sistema di calcolo dell'autonomia residua basato su un maggior numero di parametri. Si tratta di un upgrade di cui si è sentito parlare in passato ma che a quanto pare sarebbe già "nascosto" nel codice dell'ultimo aggiornamento software, in attesa di essere attivato.
L'hacker in questione è noto con lo pseudonimo "green" (@greentheonly su Twitter) e condivide regolarmente le sue scoperte sulle modifiche introdotte con gli aggiornamenti software over-the-air di Musk e soci. Spesso, le novità entrano in funzione in modo graduale, quindi le sue indicazioni fanno da bussola sulle prossime novità in arrivo.
Spuntano le gomme
Green ha pubblicato in particolare questo tweet relativo all'aggiornamento software 2022.20.7 di Tesla:
Il commento è positivo, quasi entusiasta nell'apprendere che Tesla stia cercando di monitorare quanti più particolari possibile del funzionamento dell'auto capaci di influire sulla autonomia residua. Iniziando dalla pressione delle gomme, che sappiamo essere un elemento tutt'altro che secondario quando si parla di consumi, non soltanto per le elettriche.
La lista svelata dall'hacker include anche la climatizzazione della batteria, la densità dell'aria, l'energia assorbita dagli accessori dell'auto, la ricarica del telefono e molto altro ancora.
Stime così accurate calcolate su così tanti fattori sarebbero di sicuro particolarmente utili, anche per i viaggi su strada più lunghi: dove 15-30 km di approssimazione in meno potrebbero cambiare anche l'approccio alla strategia di ricarica. Il cosiddetto indovinometro, insomma, potrebbe diventare decisamente più affidabile.
La community si scatena
Ulteriori considerazioni sono emerse quando altri utenti hanno risposto al tweet di green con le loro domande e osservazioni.
Curioso il botta e risposta sulla temperatura: al netto della densità dell'aria, come sanno bene tutti gli automobilisti elettrici, non si può certo dire che si tratti di un fattore trascurabile! E c'è anche qualcuno che ha trovato più affidabili le previsioni dell'app A Better Route Planner rispetto a quelle di Tesla.
Qualcosa c'era già
Electrek ha osservato che nel 2018 Tesla aveva già aggiunto alcuni fattori ambientali al calcolo dell'autonomia delle sue auto. Tuttavia, il computer di bordo di Tesla tenderebbe comunque a stimare l'autonomia principalmente basandosi sulle variazioni di velocità.
Bisognerà dunque aspettare e verificare se effettivamente la Casa aggiungerà i nuovi elementi per il calcolo con l'aggiornamento software 2022.20.07, e quanto si vedrà la differenza. Le premesse, in ogni caso, sembrano molto interessanti.
Fonte: electrek