È una corsa contro il tempo quella delle società minerarie statunitensi e globali, chiamate a una missione forse senza precedenti: espandere la produzione di materie prime per soddisfare le richieste dalla Inflation Reduction Act.

Già passato al Senato USA e vicino all’approvazione alla Camera, è il disegno di legge che dal 2023 dà accesso a 7.500 dollari di incentivi per auto elettriche solo se le vetture sono costruite in Nord America con minerali estratti su suolo statunitense o in Paesi con cui gli States hanno un accordo di libero scambio, come Canada, Cile e Australia.

La sfida

Stando all’agenzia Reuters, tutto questo inciderà su almeno due-quinti dei minerali per batterie utilizzati dalle Case. I rischi principali, a questo punto, sono due: il primo è che molte vetture restino fuori dalle agevolazioni; l’altro è che i miners non riescano a tenere il passo della crescente domanda dei costruttori.

“Le condizioni e le tempistiche per il bonus sui veicoli elettrici sono sfidanti, perché l’industria delle batterie opera principalmente in Asia e la catena di approvvigionamento nazionale è ancora nella fase di sviluppo iniziale”, fa notare un portavoce del produttore di litio Albemarle.

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Riciclo batterie in un impianto Volkswagen

Bene il riciclo, ma...

Una delle soluzioni potrebbe essere il riciclo. Ma basterà? Secondo Max Reid, analista della società di consulenza Wood Mackenzie, purtroppo no, almeno in questa fase. Il motivo è molto semplice: “Le auto elettriche che lasciano le strade non sono ancora abbastanza”. Bisogna continuare a investire.

Il timore è perciò quello che il Congresso abbia fatto il passo più lungo della gamba, nel tentativo di svincolare gli Stati Uniti dalla dipendenza dall’Asia, in particolare dalla Cina, messa a nudo dalla pandemia. Un discorso molto simile a quello dell’Europa, troppo legata alle fonti energetiche russe, come venuto a galla dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Ancora più litio

Tornando al punto di partenza, non resta che aumentare le estrazioni. Anche perché l’elettrificazione corre e i minerali servono, a prescindere dalla Inflation Reduction Act. Lo dice un rapporto della società di ricerca Grand View Research che ha per focus il litio, principale ingrediente delle batterie.

Se il mercato dell’oro bianco vale oggi 7,5 miliardi di dollari (quasi 7,3 miliardi di euro), circa il 10% in più di un anno fa, nei prossimi anni sembra destinato a crescere più del doppio. Si parla di 19 miliardi di dollari (18,5 miliardi in euro) entro il 2030. E il Paese candidato a fare i numeri più grandi sarebbero proprio gli Stati Uniti.