È proprio nel cuore della nascente Cintura delle Batterie (Battery Belt) americana – corridoio tra Michigan e Georgia dove si produrranno centinaia di GWh all’anno entro il 2030 – che sorgerà il Battery Materials Campus di Redwood Materials, startup nata dalla mente del cofondatore di Tesla, JB Straubel.

Impegnata dal 2017 nel riciclo di batterie per auto elettriche, l’azienda trova una seconda casa a Camp Hall, nella contea di Berkeley (Carolina del Sud), per dare nuova vita ai materiali catodici e anodici degli accumulatori. Grazie al suo investimento da 3,5 miliardi di dollari, la società creerà anche 1.500 posti di lavoro.

Rinnovabile al 100%

La costruzione del Campus inizierà nel primo trimestre del 2023, con l’obiettivo di chiudere i cantieri alla fine dell’anno prossimo. Dopodiché, saranno circa 100 i GWh di componenti sfornati dall’impianto. Abbastanza per alimentare 1 milione di veicoli elettrici.

Foto - La gigafactory Volkswagen per batterie a Salzgitter

Batterie pronte al riciclo

Il tutto in modo completamente sostenibile, perché lo stabilimento sarà alimentato con energia 100% rinnovabile. Il che permetterà a Redwood Materials di ridurre le emissioni dell’80% rispetto ad analoghe operazioni in Asia.

Un bel risparmio

A proposito, la startup fa sapere che il progetto darà un grande contributo non solo al pianeta, ma anche all’indipendenza degli Stati Uniti dalle forniture orientali. Attualmente, infatti, la catena di approvvigionamento globale è lunga “più di 50.000 miglia (quasi 80.500 km, ndr)”.

Senza puntare al riciclo, i produttori di batterie statunitensi spenderanno “oltre 150 miliardi di dollari per acquistare componenti dall’estero” nei prossimi 8 anni. Seguendo invece il modello di Redwood, “la maggior parte del valore economico (50-75%)” delle operazioni rimarrebbe in patria. Allora perché non imitare il modello?